Un fiume di gente attraversa le strade della città, passando di chiesa in chiesa per visitare quelli che, nella tradizione popolare, vengono definiti “I sepolcri”. In realtà, spiegano i parroci, il pellegrinaggio è la visita all’altare della Reposizione, per rendere omaggio e ringraziare il Signore del dono dell’Eurarestia. I Vangeli raccontano che la sera del giovedì santo, dopo l’ultima cena durante la quale Gesù istituì non solo il Sacramento da cui ha origine la Chiesa, ma anche il sacerdozio, il Figlio di Dio si recò al Getsemani per pregare. E, da Uomo che era, ebbe paura. Chiese ai suoi discepoli di pregare con lui, e il rito che stasera si è rinnovato è stato proprio quello: stare vicini all’Amico che dà la propria vita per i fratelli. E’ questo il messaggio che i parroci hanno diffuso nelle chiese, e sono scesi tra i fedeli rispondendo all’appello che stamattina Papa Francesco ha rivolto loro: “state vicini alle attese delle persone, sentite l’odore delle vostre pecore, delle anime che Dio vi ha affidato”. Un messaggio forte che va dritto al cuore dei credenti. Perchè siano testimoni nel mondo.
M.G.
(nella foto: fedeli in Basilica)