La Soget ha incassato già da dicembre le imposte delle affissioni del 2015 relative la prefissata quando fino allo scorso anno venivano accettate dal 2 gennaio. La cosa ha favorito di fatto chi ha potuto farlo magari informato dall’impiegato amico, rispetto chi ignaro aspettava l’inizio del 2015 per pianificare la pubblicità dei propri eventi. Un arbitrio? Tutto regolare? E’ sbagliato oggi o era sbagliato fino allo scorso anno? Per il responsabile della sede di Martina Franca Antonio Mairo è tutto regolare. L’anno contabile 2015 secondo lui è iniziato a dicembre, piuttosto che gennaio e non solo, ma sono state incassate imposte anche successive a Maggio 2015 quando di fatto scadrà l’appalto alla società che ha sede legale a Pescara e operativa a Taranto. Antonio Mairo è sicuro, a quanto pare, che ci sarà una proroga o che passerà un periodo di transizione durante il quale potranno svolgere regolarmente servizio di riscossione per il Comune di Martina Franca. Sicuramente quanto incassato andrà all’Ente, ma per l’agio, ovvero la percentuale che la società incassa? E se, secondo le voci che arrivano da Palazzo Ducale, il Comune di Martina Franca dovesse decidere di non fare alcuna gara di appalto e gestire direttamente, già dal 1 giugno 2015 entrate e tributi? La cosa non sarebbe del tutto regolare anche per il neo assessore al bilancio Giuseppe Cervellera che informato dalla cosa ha chiesto alla SOGET di restituire quanto incassato ed aspettare gennaio come si è sempre fatto per acquisire i tributi relative le affissioni e di non accettarle dopo la fine di maggio prossimo. Avrà ragione l’Assessore o la SOGET continuerà imperterrita? Non è la prima volta che l’azienda finisce sotto accusa e non solo a Martina Franca. A Salerno dopo le cartelle pazze recapitate ai contribuenti è nato il comitato ‘No Soget’. A Martina Franca più volte è stata chiesta la revoca del contratto per la riscossione dei tributi, da parte di alcuni componenti della stessa maggioranza, come il Consigliere regionale Martucci, dopo la notifica di molte cartelle pazze. Una sentenza della Corte di Cassazione a sezioni riunite dopo un procedimento avviato dal Comune di Taranto nei confronti della stessa società, consentì la revoca dell’appalto per la riscossione dei tributi causata dall’accertamento di gravi irregolarità commesse nel Comune di Oria. Sulla scia del Comune tarantino tanti altri le revocarono l’appalto e addirittura alcuni non gli consentirono di presentarsi nemmeno alle gare d’appalto. Il motivo? Errore grave nell’esercizio dell’attività professionale. Tornando a Martina, secondo un assessore comunale, la società avrebbe dovuto cambiare a proprie spese gli impianti pubblicitari, cosa che non è stata fatta e probabilmente non farà mai, vista la scadenza prossima dell’appalto. Il 2 gennaio è vicino, meno il 31 maggio. Cosa accadrà?