E’ stato accolto il ricorso presentato dal Martina calcio a 5 femminile al termine del match di Coppa italia contro il Woman Napoli, vinto sul campo dalle partenopee per 7 a 3.Seguendo la regolare procedura indicata ad inizio anno dalla Divisione, la società del presidente Guglielmo Boccia aveva contestato alla società avversaria di aver schierato nell’ incontro di Coppa, un numero di calciatrici formate inferiore a quello previsto dalle specifiche disposizioni contemplate, per le gare di Coppa Italia, dal C.U. N° 1 del 07/07/2017, relativamente alla stagione sportiva 2017/2018.Il Giudice sportivo ha quindi deciso di accogliere il ricorso del Martina, comminando alla società Woman Napoli la punizione sportiva della perdita della gara col punteggio di 0 a 6.In virtu’ di questa decisione il Martina accede al secondo turno di Coppa Italia dove affronterà in trasferta il Lamezia Terme, che ha battuto 6 a 1 il Futsal Rionero, domenica 14 gennaio.Le dichiarazioni del presidente del Martina Guglielmo Boccia: ” Dispiace ottenere una qualificazione a tavolino ma le regole dello sport vanno rispettate da tutti, ed era nostro diritto, nonché dovere morale, presentare questo ricorso. Nel momento in cui una società si iscrive al campionato sottoscrive l’adesione a tutti i regolamenti federali, di conseguenza ogni squadra è tenuta a rispettare queste norme regolamentari imposte dalla Divisione calcio a 5. Nel momento in cui abbiamo visto la distinta delle nostre avversarie, ci siamo subiti resi conto del fatto che il Woman Napoli non stava rispettando il regolamento. Non è nel mio stile vincere in questo modo, ma nel momento in cui i miei dirigenti mi hanno avvisato, ho ritenuto giusto presentare il ricorso, sia alla divisione calcio a 5 che al team avversario. Dal comunicato odierno si evince che il Napoli non ha depositato alcuna contro-deduzione, il che mi fa capire che erano consapevoli di andare contro le norme imposte dalla Divisione calcio a 5. Pertanto, aldilà di quelli che possono essere i giudizi da parte degli addetti ai lavori, noi non abbiamo fatto altro che chiedere l’applicazione dei regolamenti che noi tutti rispettiamo.”