La sezione jonica della Cia (Confederazione italiana agricoltori) traccia un bilancio per il 2013. Saldo negativo di 368 imprese (303 nuove iscrizioni e 671 cessazioni)
In provincia di Taranto “l’annata agraria 2013 e’ stata difficile poiche’ sono rimasti quasi intatti i fattori di criticita’ rivenienti dagli anni precedenti”. Lo ha dichiarato oggi in una conferenza stampa di consuntivo la Cia di Taranto (Confederazione italiana agricoltori). Per la Cia “anche il 2013 si e’ caratterizzato per il segno negativo nel saldo delle iscrizioni/cancellazioni presso la Camera di Commercio di Taranto. Infatti, a fronte di 303 richieste di iscrizione, vi sono state 671 richieste di cessazione con un saldo negativo di -368. Il dato complessivo delle aziende agricole iscritte nel Rea (Repertorio economico amministrativo) della Camera di Commercio al 31 dicembre 2013 e’ di 11.332. Si tratta del secondo settore dal punto di vista numerico”. L’andamento delle esportazioni agricole e agroalimentari della provincia di Taranto nel 2013 attutisce l’impatto della crisi e il conseguente ridimensionamento del valore economico dell’intero settore su scala provinciale. Lo ha detto oggi la Cia di Taranto in una conferenza stampa nella quale ha fatto il punto della situazione. Per la Cia, infatti, “il valore aggiunto dell’intero comparto agricolo ed agro-alimentare ha fatto registrare nel corso del 2013 un decremento del -0,99%. In valori assoluti, si e’ passati da 520 milioni di euro del 2011-2012 a 516 milioni di euro del 2013-2013. Il dato negativo e’ stato attutito grazie all’export del nostro agro-alimentare che continua ad ottemere successi a livello internazionale”