Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere comunale Aldo Leggieri (PD):
“Urge una volta per tutte che l’Ente provincia si assuma le sue responsabilità e adempia alle funzioni in sede di gestione e manutenzione delle strade. Tempo fa, e mi riferisco a novembre del 2013, lo stesso sindaco Ancona aveva inviato al commissario prefettizio della provincia di Taranto, Tafaro, una lettera contenente gli interventi prioritari e necessari da effettuare sulle strade del nostro territorio che sono di competenza provinciale.
Come ci hanno segnalato anche in questi giorni vari concittadini, ad esempio, le strade provinciali di via Mottola e di via Massafra, la zona di Madonna Piccola e la per via Noci. O la zona di Sisto e quella per Ostuni. La strada che conduce a Cristo Redentore. La stessa strada per Alberobello o che ha come direzione Villa Castelli. I tratti che ho citato tutti gravitanti nel territorio della nostra provincia e sui quali bisogna intervenire. E ad oggi stiamo riscontrando un vuoto assoluto dell’azione amministrativa dell’ente.
Tanto è vero che, con un ulteriore sollecito del maggio di quest’anno, sempre da parte della nostra amministrazione comunale, ci siamo rivolti all’ente provincia perchè si adempiesse a delle semplici richieste da parte di una città, come la nostra, che per estensione sia di superficie che demografica, è la prima e la seconda in assoluto. Ma gli interventi, nei fatti, ancora non hanno avuto un seguito.
Si tratta di lavori di pulizia delle banchine stradali che da tempo sono invase da erbacce, di lavori da eseguire anche per una segnaletica stradale orizzontale e verticale inesistente, e per la latitanza evidente per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione. Non è possibile. Non possiamo più permetterci di aspettare. Siamo all’avvio della nuova stagione estiva e anche le strade provinciali da percorrere dai cittadini-contribuenti, turisti e ospiti, meritano più decoro e un aspetto consono. Basta fare un confronto con le strade di competenza territoriale della provincia di Bari e di Brindisi che capire di cosa stiamo parlando.
Martina è una città troppo importante per essere trascurata e lasciata in queste condizioni imbarazzanti. Dopo Taranto, siamo i primi contribuenti in termini di tasse e imposte che elargiamo all’amministrazione provinciale. Governata con delle criticità prima, quando c’era la politica, ed oggi commissariata e gestita peggio. Una situazione lampante e sotto gli occhi di tutti. E’ una questione di efficacia e di efficienza dell’azione amministrativa, di erogazione di servizi che per legge, anche con la nuova normativa, la legge Delrio, la n.56/2014, art.1, comma 85, sono direttamente affidati alla nostra provincia. Si provveda una volta per tutte. La burocrazia assolva ai suoi compiti. I cittadini martinesi non meritano questo trattamento. Le strade provinciali hanno bisogno di interventi improcrastinabili, anche per una questione di sicurezza e di armonia del nostro splendido paesaggio, che non può essere più oggetto di brutture e sciatteria causa inadempienze di altri enti istituzionali. Si provveda. L’ente provincia ha a disposizione una società operativa, la Taranto Isola Verde. Questa società elefantiaca, già definita in passato da alcuni esponenti politici di varie estrazioni come un carrozzone, si sta davvero impegnando concretamente per migliorare le condizioni di viabilità delle strade provinciali? I cittadini martinesi, per tali ragioni ma non solo, e senza fare riferimento per il momento e in modo dettagliato alle istituzioni scolastiche, formative e artistiche, o alle tematiche ambientali, pretendono una risposta. Sempre la legge Delrio, all’art.1, comma 86, dispone per le nuove province, considerate adesso come aree vaste, di provvedere “alla cura dello sviluppo strategico e delle relazioni istituzionali”. Un indirizzo politico e amministrativo che bisogna trasformare in realtà. Per le ragioni di cui sopra.
Pertanto, sarà nostra volontà riportare questa discussione significativa anche in Consiglio comunale. Un confronto pubblico costruttivo, guardando al bene comune e agli interessi generali della città, con tutte le forze politiche. E’ arrivato il momento di far sentire la nostra voce”.