Giovani e inquilini soprattutto. Due studi della Banca d’Italia fanno emergere che gli italiani, nel 65 per cento dei casi, ritengono insufficienti i loro redditi a soddisfare le esigenze.
Aumentano anche gli squilibri: la quota netta di ricchezza, per tre quarti della popolazione italiana, è diminuita (in particolare dal 2008 al 2010) mentre è aumentata quella delle classi più agiate.
Se agli inizi degli anni Novanta la metà della popolazione italiana riteneva sufficiente il reddito anche per metter su qualche risparmio, adesso è il 30 per cento circa della popolazione a poter fare questo tipo di affermazioni. Siamo a livelli, come riporta l’agenzia Ansa, “storicamente bassi”.