Ieri sera, al Teatro Verdi, c’era la Traviata, una delle opere più famose di Giuseppe Verdi. La tecnologia digitale e la ricezione satellitare consentono, grazie all’accordo con Micromega, diretto dal martinese Cesare Fragnelli, la fruizione di eventi dall’indubbio valore culturale. Un po’ per curiosità giornalistica, un po’ per interesse personale, il cronista ha voluto assistere all’evento. Il proprietario e gestore del Teatro Verdi, Giulio Dilonardo, ha affermato più volte che l’iniziativa ha lo scopo di offrire cultura musicale a quanta più gente possibile, considerando il fatto che non tutti possono permettersi un posto al Petruzzelli o alla Scala. Siamo la città del Festival, ma ieri sera il Teatro era praticamente vuoto. Qualche decina di appassionati, niente più. Santino, alla porta, non ha nascosto il suo rammarico. “Cosa vuole di più la gente?”. Già, cosa vuole di più? La Festa del Cinema con biglietti ridotti al costo di 3 euro non ha certo fatto registrare il tutto esaurito. Le poltrone del Teatro si riempiono quasi tutte soltanto in occasione di spettacoli gratuiti, e non sempre, tra l’altro. L’occasione di vedere un’opera lirica ben realizzata, in ottima qualità video e audio, all’interno di una grande sala, è un’ottima occasione culturale. Peccato che pochi ne abbiano voluto fruire. Chi c’era, comunque, ha espresso soddisfazione. E ha già chiesto se e quando si ripeterà. Dilonardo aveva annunciato che ci sarebbero state delle sorprese, in tal senso. C’è solo da aspettarsi che non desista, e che la città risponda con maggior entusiasmo.
Matteo Gentile