I compagni di scuola di Andrea, lo studente leccese morto tragicamente cadendo da un “pozzo luce” della palestra del liceo “De Giorgi”, hanno scritto su uno striscione “Non si può morire a 17 anni, non a scuola. Ciao Andrea” aggiungendo che non si è trattato affatto di uno scherzo, ma che il giubbotto è caduto accidentalmente oltre la rete che poi è stata fatale. Gli insegnanti di quella stessa scuola hanno riferito di essere attentissimi alla sicurezza. Ma dopo il richiamo del Codacons, sono tante le voci che si levano per chieder maggiore attenzione alla sicurezza degli edifici dove i nostri ragazzi devono “costruirsi” la vita, e non certo perderla. Pur nel doveroso rispetto della memoria del ragazzo e dolore di famiglia, amici e di tutti coloro che sono vicini al dramma, il consigliere regionale pugliese Fabiano Amati ha scritto una lettera al presidente Onofrio Introna nella quale afferma: ”Non so se l’approvazione tempestiva della legge sul fascicolo del fabbricato avrebbe potuto evitare la tragica morte del giovane studente leccese. So perfettamente, pero’, che quella legge, all’approvazione dell’aula sin dal 4 aprile 2012, contiene norme che renderebbero inagibili gli edifici strategici (tipo le scuole), qualora non si svolgano tempestivamente tutte le opere di messa in sicurezza strutturale”. Con la lettera Amati chiede che sia iscritto all’ordine del giorno dell’organo consiliare la discussione della legge sul fascicolo del fabbricato, da lui stesso presentata due anni fa, in modo che possa essere approvata entro fine mese. ”So bene che e’ di soluzione ardua il problema del reperimento dei fondi per mettere in sicurezza gli edifici strategici – continua Amati – ma in attesa che si trovino le risorse nessuno può far finta che siano agibili e consentire che si svolgano regolarmente tutte le attività”.