Dopo le prime notizie che parlavano di 20 mila tonnellate di amianto in arrivo a Gallipoli, e successiva precisazione da parte della ditta Rei Srl che parla di 5000 tnl di “bigbagas”, adesso interviene anche l’assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro.
“In seguito ad un contatto telefonico con la Capitaneria di Porto di Gallipoli ho accertato che a questa mattina non esiste una richiesta di approdo, che peraltro viene fatta mediamente all’autorità marittima entro le 24/36 ore precedenti all’arrivo della nave, di navi con carico di inerti contaminati da amianto. Allo stato attuale si parla di una semplice richiesta esplorativa da parte di una agenzia marittima locale rispetto alla possibilità di effettuare una operazione del genere con destinazione un impianto della provincia di Lecce”. Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro.
“Specifico che l’impianto a cui sarebbe destinato il carico risulta autorizzato ai sensi del D. Lgs. 152/2006 dalla Provincia di Lecce con D.D. n. 2323 del 10/08/2009 come discarica per inerti e di rifiuti speciali non pericolosi: in particolare con successiva D.D. n. 83 del 20/01/2011 è stata rilasciata l’Aia (provinciale) per la discarica monomateriale di rifiuti non pericolosi per smaltimento di materiali da costruzione contenenti amianto eccedenti le 10 tonnellate come previsto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 27 settembre 2010. Infine – prosegue Nicastro – trattandosi di rifiuti speciali essi sono sono soggetti a libera circolazione su tutto il territorio comunitario (sentenza della Corte Costituzionale n. 10 del 2009) in virtù della possibilità di preventivare in modo attendibile la dimensione quantitativa e qualitativa del materiale da smaltire”.
“Ad ogni buon conto – conclude Nicastro – sono certo che i competenti uffici della Provincia di Lecce eserciteranno i poteri di verifica e controllo individuati dal 152/06 sia sul sito che in relazione al conferiLa Regionemento per tranquillità di tutti ed a tutela della salute dei cittadini e della matrice ambientale”.