Il processo partecipativo di associazioni, stakeholder e interlocutori dei singoli territori sarà fondamentale per la stesura definitiva del testo della Legge Regionale sulla Bellezza, dandole il connotato finale
Le linee guida della proposta di legge
composta da sette titoli, ventitré articoli, un preambolo con le parole del giornalista Peppino Impastato e un Manifesto che condensa i valori, spiegando i cardini della riforma – sono state elaborate nei mesi scorsi da un apposito comitato tecnico-scientifico. “Per iniziare questo percorso – ha spiegato l’assessore Pisicchio – avevamo due strade: portare direttamente il testo nelle stanze del Consiglio regionale oppure iniziare una discussione sul territorio. Abbiamo scelto la strada più complessa ma più entusiasmante perché in questo tour saranno le comunità, le associazioni, il vasto mondo degli stakeholders a dirci come raggiungere la bellezza eliminando tutti i detrattori, tutti i non luoghi che non contribuiscono di certo alla crescita dei territori. In questa legge ci sono le periferie, c’è l’arte, c’è la rigenerazione urbana, c’è l’ambiente e tutti gli strumenti urbanistici che, applicati correttamente, possono permetterci di alzare l’asticella della qualità della vita in ogni singola comunità”.