Di seguito un comunicato diffuso dall’Anci, associazione nazionale dei Comuni italiani, coordinamento della Puglia:
Anci Puglia ha partecipato alla audizione odierna in terza Commissione consiliare sulla proposta di legge regionale in materia di GAP – Gioco d’Azzardo Patologico. Presente per l’associazione dei comuni la vicepresidente Maria Cristina Rizzo.
La pdl regionale, conseguente al decreto Balduzzi, n 158/2012, convertito nella legge 189/2012, mira ad arginare il fenomeno dilagante del gioco d’azzardo patologico, diffuso soprattutto nelle fasce più deboli e vulnerabili della popolazione. Il GAP è a tutti gli effetti una patologia considerata tra i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) dal Ministero della Salute (Assistenza socio sanitaria alle persone con dipendenze patologiche o comportamenti di abuso di sostanze)
Anci Puglia condivide la necessità e lo spirito della proposta di legge regionale, anche per definire con norme di dettaglio compiti e funzioni delle regioni nella prevenzione e cura dei giocatori patologici e prevedere il fattivo sostegno delle azioni degli enti locali. Serve legiferare per arginare il dilagante fenomeno del gioco d’azzardo patologico.
“In linea con ANCI Nazionale riteniamo indispensabile che venga regolamentato e controllato l’accesso al gioco, che si preveda il potere di ordinanza dei sindaci nel definire orari delle sale gioco e distanze dai luoghi sensibili e che si preveda il parere preventivo vincolante dei comuni per l’installazione dei giochi d’azzardo. – Afferma la vicepresidente ANCI Puglia Maria Cristina Rizzo. – L’ANCI è direttamente impegnata da tempo su questo tema, vanno citate iniziative quali la campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”, o il “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” e ancora “L’ordine del giorno del Comune di Bari dello scorso 12 maggio 2012 condiviso da tutti i comuni pugliesi. I dati sono più che allarmanti, così come le conseguenti ricadute sociali., si parla di 15 milioni di giocatori abituali, di cui 3 milioni a rischio patologico e 800 mila che già affetti da ludopatie. Si stima in 100 miliardi il fatturato del “settore gioco d’azzardo” (il 4% del PIL), che si impone come la terza industria del paese (56,9 miliardi giocati solo nel 2012, più 17,7% sul 2011) . Sarebbe opportuno, anche in considerazione di questi numeri, prevedere che una parte dei proventi della sale gioco sia destinato alla prevenzione e cura del GAP.”
(foto: fonte commons.wikimedia.org)