Il Codacons: per incentivare i pagamenti elettronici le commissioni vanno abolite, a cominciare da quelle sulle bollette

Dal 1 gennaio del prossimo anno dovrebbe scattare la norma dell’obbligo da parte degli esercenti commerciali di accettare pagamenti superiori alle 30 euro esclusivamente tramite mezzo elettronico, vale a dire Bancomat o carta di credito. Tale norma, inizialmente fissata dal decreto milleproroghe dello scorso fine anno dal governo Letta dal 1 gennaio, fu prorogata grazie a due emendamenti, al fine di consentire ai commercianti di attrezzarsi adeguatamente. In attesa di capire cosa deciderà il nuovo governo in questo senso, ecco che scatta da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato un’istruttoria per verificare se la commissione interbancaria introdotta dal Consorzio Bancomat per il pagamento di ogni bolletta o fattura commerciale effettuata con la carta PagoBancomat costituisca un’intesa restrittiva della concorrenza tale da limitare la competizione tra le banche a svantaggio degli esercenti e dei consumatori finali. Sull’azione dell’antitrust il commento positivo da parte del Codacons, il quale ricorda come le banche italiane siano le più care d’Europa. “Gli italiani pagano più della media Ue per usare il bancomat, la carta di credito, per gestire il conto corrente, hanno uno spread maggiore sul mutuo, pagano più interessi passivi degli altri”. Per questo il consorzio delle associazioni di tutela dei diritti dei consumatori invita il Governo Renzi a non concentrarsi solo sul costo del lavoro, emanando al contrario provvedimenti legislativi a costo zero per aumentare la concorrenza, eliminando ad esempio i balzelli più assurdi, come le commissioni di istruttoria veloce o le spese per cambiare compagnia telefonica. “Inoltre, se si vuole combattere l’evasione incentivando le transazioni elettroniche, andrebbero azzerati per legge tutti i costi connessi, da quelli sull’uso delle carte di credito all’internet banking”.

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