Il martinese Antonio Martucci diventa consigliere regionale. Domani presenterà, avendole già programmate da giorni, le sue dimissioni (per motivi professionali) il consigliere Patrizio Mazza, che fu l’ultimo degli eletti nella lista dell’Italia dei valori alle elezioni del 2009. Gli subentra, appunto, Martucci, il martinese che fu primo dei non eletti in quella stessa lista.
Martucci, che è anche consigliere comunale a Martina Franca ed era coordinatore provinciale Idv, nel frattempo è diventato esponente del Centro democratico, alcune settimane fa. Adesso diviene consigliere regionale e, in qualche modo, in questo periodo di votazioni, festeggia per un seggio ottenuto anche lui. Complimenti e in bocca al lupo: glielo abbiamo comunicato e lui, con palese soddisfazione (sia pure percepibile solo al telefono) ha ringraziato.
Patrizio Mazza, primario di ematologia al “Moscati” di Taranto, motiva così la sua decisione: “torno in ospedale a tempo pieno perché è richiesta la mia presenza e attualmente la situazione non è buona, il lavoro aumenta, i pazienti chiedono un impegno crescente. Bisogna anche riprendere le fila del lavoro, le responsabilità bisogna prendersele e io intendo farlo in pieno”. La situazione non buona, di cui parla Mazza, è nell’aggravamento delle insorgenze di malattie. In quanto alla ripresa del lavoro e al potenziamento di cose avviate, una, in particolare, sembra fra le più importanti, per la scelta di Mazza: la sezione di ematologia pediatrica. La tutela dei bambini.
Una motivazione, poi, è anche politica: “oggi i fatti mi danno ragione, tutto ciò che i grillini dicono è quanto dicevo da tempo senza bisogno di essere grillino. Loro non hanno un progetto vero di vita su cosa va fatto, per esempio, in economia”. Il limite dei grillini è questo seocndo Mazza, però le cose vanno indubbiamente cambiate. “Io facevo queste osservazioni in campagna elettorale per le comunali di Taranto, non sono state colte. Mi si chiude un discorso politico, prima o poi il mandato regionale si sarebbe concluso, devo tornare alla professione a tempo pieno”. Complimenti a lui, per la scelta fatta, in un Paese in cui non si dimette quasi nessuno.
Buon lavoro dottore. Lei è stato un esempio di correttezza e di altruismo per tutta la comunità, che le è vicino, ed è pronta ad ascoltarla sempre come si fà con un Padre.