Il giorno dopo è anche il giorno prima. Dal punto di vista politico, per esempio, è il giorno prima della riunione a Taranto del comitato per la sicurezza, che sarà dedicato, domani, in maniera specifica, a Martina Franca. E c’è chi, fra i funzionari martinesi del passato, dice “non era mai successo”.
Può anche essere il giorno prima dell’autopsia sul corpo di Maria Anna Brigida, visto che oggi potrebbe conclusa la procedura di affidamento dell’esame autotpico, da parte del pubblico ministero Remo Epifani. L’incaricato potrebbe essere Michele Savito, che già ieri mattina compì l’esame esterno. Cosa dovrà stabilire l’autopsia: se Maria Anna Brigida, 91 enne vedova ritrovata cadavere nella sua casa al piano terra di via Alessandro Manzoni (centro storico di Martina Franca) sia morta di paura o per conseguenza diretta di una violenza nei suoi confronti.
Qualcuno in casa sua, ieri notte, è sicuramente entrato, come dimostrano i segni inequivocabili di effrazione all’ingresso dell’abitazione dell’anziana. Ma un resoconto di eventuali beni asportati (la donna viveva solo della pensione, peraltro) e l’esame, ad esempio, del cuscino del letto della donna, per rinvenire eventuali tracce, così come si sono cercate tracce per l’intera mattinata ieri da parte della polizia scientifica, faranno fare dei passi avanti alle indagini. E l’autopsia, esame chiave: morta soffocata, nell’atto probabilmente di alzarsi dal letto. Morta di paura o morta perché, oltre a derubarla, le hanno fatto direttamente del male? Si indaga. E si cerca una persona, o più persone, che quante chissà, che si trovava, o si trovavano, in casa dell’anziana. Dove non dovevano essere. Come sta accadendo troppo spesso, a Martina Franca.