Uno degli arrestati l’altro ieri per presunti favori all’Ilva passa dal carcere agli arresti domiciliari. Si tratta di Girolamo Archinà, ex dirigente Ilva. Il giudice per le indagini preliminari Patrizia Todisco ha concesso ad Archinà i domiciliari per motivi di salute. L’uomo, in realtà, era già in carcere dallo scorso novembre, sempre nell’ambito dell’inchiesta “Ambiente svenduto”.
Ieri Girolamo Archinà, nell’interrogatorio di garanzia svoltosi in carcere, si è avvalso della faocltà di non rispondere. Rimangono in cella Gianni Florido e Michele Conserva, mentre il quarto arrestato, Vincenso Specchia, è ai domiciliari e oggi per lui ha luogo l’interrogatorio di garanzia.
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