Un destino piuttosto curioso quello capitato ad un topo d’appartamento di Martina Franca, A.L., 21 anni, già noto alle Forze dell’Ordine per episodi criminosi analoghi, il quale dopo aver svaligiato una casa nel centro storico, è stato tratto in arresto dagli uomini del Commissariato di Polizia di Martina con l’accusa di furto in abitazione. La notizia sembra una delle tante nell’ambito dei controlli preventivi e nella lotta alle rapine in casa che gli Agenti operano sul territorio, ma stavolta il dato eccezionale è fornito dal fatto che è stato lo stesso pregiudicato ad aiutare involontariamente gli investigatori a chiudere il caso, smarrendo le chiavi della propria auto nella casa appena “visitata”.
L’episodio risale allo scorso mese di dicembre: un appartamento sito nel centro storico di Martina era stato aperto e svaligiato. I poliziotti, giunti sul luogo per l’avvio delle indagini, avevano rinvenuto sul pavimento della camera da letto la chiave d’accensione di un’autovettura di marca Volkswagen, peraltro con codice d’immissione unico che fa risalire la chiave ad un solo e unico proprietario, ed il telecomando d’apertura.
Le ricerche del proprietario delle chiavi smarrite, sin da subito sospettate di appartenere all’autore del furto, sono poi proseguite nei giorni seguenti al crimine, portando come risultato alla scoperta del 21enne ladro d’appartamenti, che insieme ad un complice di 18anni, aveva trafugato dalla casa nel centro storico diversi oggetti in oro.
La stranezza dell’accaduto, per quanto rimanga l’antipatia del reato commesso, non può che lasciare grottescamente stupiti, nonostante non si tratti di una rarità assoluta. Risale infatti all’ottobre del 2012, a Talamone, provincia di Grosseto, l’analogo episodio in cui un 39enne ladro romano, attivo da settimane in molti appartamenti del paese, aveva dimenticato anch’egli le chiavi dell’auto in una delle case svaligiate. Dopo che i Carabinieri avevano rintracciato le chiavi della Fiat Seicento lasciata in sosta sotto l’appartamento, il ladro aveva pensato bene di fingere a sua volta che l’auto gli fosse stata rubata e che fosse stato dunque il ladro della vettura a compiere poi il furto in appartamento, versione che non aveva convinto le Forze dell’Ordine, portandole alla decisione di arrestare l’uomo.
Dunque non un esclusiva assoluta per i due giovani ladri martinesi, l’uno posto agli arresti a domiciliari, l’altro denunciato a piede libero, i quali avevano già provveduto a rivendere i preziosi sottratti durante il furto che li ha poi incastrati presso un Compro-oro della provincia di Bari. Gli Agenti di Polizia, dopo aver rintracciato gli oggetti in oro, sono stati in grado di recuperarli.
Giovanni D’Aprile