Di seguito un intervento di Franco Mariella, già consigliere e assessore comunale e candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative, in merito al problema posto da una mamma, riguardo all’Iva di cui è gravata la retta per gli asili nido. Naturalmente è un parere, rispetto al quale l’amministrazione pubblica può anche replicare e anzi, è auspicabile che giunga una nota ufficiale e chiarificatrice della posizione dell’amministrazione comunale:
Ho letto, sul Vostro giornale, le lamentele di una mamma per l’aumento dell’IVA dal 4% al 10% sulle rette e sui pasti degli asili nido. Purtroppo vi è da rilevare per l’ennesima volta il presappochismo di questi amministratori nel trattare argomenti che riguardano i prelievi a carico dei cittadini. L’hanno fatto con l’IMU, ricorderete la delibera di aumento in percentuale anziché in millesimi, l’hanno fatto con la TARES (stavano per approvare un Piano finanziario con cifre ballerine e non veritiere), l’hanno fatto con i costi del personale relativi alle assunzioni nel triennio 2013 – 2015 (non hanno calcolato l’IRAP e non hanno ridotto come previsto per legge la base di calcolo dei contributi per il TFR), lo hanno fatto anche per gli asili nido. Infatti nella delibera di Giunta n. 286 del 05/07/2013, con cui viene prorogato l’affidamento del servizio, nell’ultima pagina, al punto 3 si legge:
“Di dare atto che i costi relativi al presente rinnovo, comprensivi dei maggiori
costi derivanti dalla introduzione dell’IVA al 4% per il periodo dal
01/09/2013 al 31/12/2013 e al 10% dal 01/01/2014 al 31/07/2018, oltre che
dall’adeguamento annuale degli indici ISTAT, saranno previsti sul
competente capitolo del Bilancio di Previsione 2013 e Pluriennale 2013/2015
in corso di compilazione”
L’appalto originario, affidato a seguito di delibera di Consiglio Comunale n. 67 del 24/07/2008 prevedeva un importo complessivo massimo d € 2.687.490,00 IVA COMPRESA SE ED IN QUANTO DOVUTA per cinque anni; è scaduto il 31/07/2013. Lo stesso capitolato prevedeva la possibilità di rinnovo per ulteriori cinque anni ALLE STESSE CONDIZIONI.
L’aumento dell’IVA non è dovuto per due motivi: uno contrattuale e l’altro legale.
MOTIVO CONTRATTUALE: l’IVA se dovuta è compresa nell’importo contrattuale
MOTIVO LEGALE: la norma che ha modificato l’aliquota IVA è il comma 488 della legge di stabilità 2013 il successivo comma 490 stabilisce l’entrata in vigore della modifica che si applicherà “alle operazioni effettuate sulla base di contratti stipulati dopo 31 dicembre 2013” Il contratto è stato stipulato nel 2008, la proroga è stata stipulata nel 2013 (anche se non stipulata sarebbe tacita) per cui non vi è alcun aumento dell’IVA. La norma è estremamente chiara, inoltre tale lettura è stata ribadita dall’Agenzia delle Entrate con circolare n. 12/E DEL 03-05-2013 (capitolo 4 paragrafo 4), in cui si trova anche una tabella esplicativa dell’aliquota IVA da applicare
NEL CASO SPECIFICO NON VI E’ ALCUN AUMENTO DOVUTO DELL’IVA, A DIFFERENZA DI QUANTO RIPORTATO NELLA DELIBERA DI GIUNTA, A MENO CHE QUALCUNO NON LO VOGLIA USARE COME SCUSA.
Forse è arrivato il momento che il sindaco Ancona si ponga una domanda: questa città si merita una dirigenza che costa tanto e che porta sistematicamente a produrre delibere del genere? O è arrivato il momento che la domanda gliela ponga qualcun altro?
Rag. Mariella, che dire della determina n.128/1605 del 26.07.2013, relativa alle deleghe attribuite dalla Dott.ssa Merico per il periodo fruito per ferie? Stendiamo un velo pietoso sui requisiti dei delegati, ma non può’ essere sottaciuto il punto 4 del predetto atto ( di dare atto che ai suddetti dipendenti saranno riconosciuti gli istituti economici previsti dalla normativa vigente ), in quanto sia il D.lgs n. 165/2001, aggiornato alla legge di conversione n. 135/2012, sia il Regolamento sull’ordinamento comunale degli uffici e dei servizi ( redatto dalla predetta Merico ) all’art. 40 recitano testualmente ” non si applica in ogni caso l’art 2103 del Codice Civile”, cioè nessuna retribuzione e’ dovuta. Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo. Come superfluo e’ commentare la dichiarazione dell’Assessore Basile del 30.08.2013 che confonde la delibera n. 221/2013, relativa al nuovo sistema di valutazione delle posizioni dirigenziali con quella che la Giunta avrebbe dovuto adottare per le pesature di ogni singolo dirigente e la relativa attribuzione economica. Sic transit gloria mundi!!!!!!!!
Ma il Sindaco Ancona, nella sua campagna elettorale, non aveva promesso che avrebbe arricchito la dotazione organica del comune con intelligenze di giovani martinesi fatti rientrare anche dall’estero perchè lo riteneva moralmente dovuto ai giovani della città? Mi chiedo, ma è possibile che noi cittadini dobbiamo svolgere attività straordinaria, rispetto alla nostra rpincipale attività, per controllare i disastri di chi è stato scelto per mobilità e su ogni atto ci mette la PROPRIA FIRMA fatta di inesattezze ed irregolarità e viene soprattutto PROFUMATAMENTE PAGATO? Il Segretario Generale, che sovraintende l’operato dei dirigenti, dov’è? Si rende conto del gravissimno danno perpetrato alla collettività martinese? Gallo Pier Domenico, dove sei?
Consigliere Martucci, il suo silenzio assordante e’ sinonimo di condivisione di tutte le problematiche in atto da parte della giunta comunale? Forse il doppio incarico la distrae dalla gestione allegra della sua maggioranza. Lei che tanto ha pontificato sulla legalità, sullo spreco di denaro pubblico e sulla eticità’ dei comportamenti umani, perché ora tace? Le ferie sono finite. È ora di tornare al “MARTUCCI ” , in cui tanti Martinesi hanno creduto ed hanno avuto fiducia.
Se non sbaglio, il capitolato d’appalto prevede che le cooperative riscuotano direttamente le rette ed il costo dei pasti. Ci si chiede: quale costo grava sul bilancio? Le somme versate dalle famiglie vengono riversate nel conto di Tesoreria del Comune o rimangono nelle disponibilità delle cooperative? La fattura che le cooperative emettono alle famiglie che cosa riguarda? Se l’obbligazione contrattuale è con il Comune la fattura deve essere emessa nei confronti del Comune anche se a pagare è un altro soggetto. Ritengo necessiti un po’ di chiarezza perchè c’è molta confusione procedurale. Sarebbe opportuno interessare i revisori dei conti?
Ringrazio il dott. Mariella per il suo intervento chiaro e conciso.
Quello che mi sorprende maggiormente è proprio il fatto che se la norma è tanto chiara come sembrerebbe, al punto che anche un “non addetto ai lavori”, quale la sottoscritta, ha potuto fare certe considerazioni, mi chiedo come possano i funzionari addetti a redigere gli atti pubblici di una amministrazione non conoscere di quello che scrivono. Perciò, aspetto che dal Comune arrivi un chiarimento ufficiale per smentire la nostra “interpretazione”, forse ci sfugge qualcosa, e confermare il loro operato, dovutamente supportato da leggi che chiariscano l’applicazione del nuovo regime di imponibilità, oppure bisogna pensare che qualcuno abbia agito in mala fede ritenendo di avere a che fare con delle pecore. Come negli altri fatti citati dal dott. Mariella.
Preciso che sulla letterina inviata dal Comune ai genitori è stato perfino omesso di indicare l’imposta che dovrebbero applicare, informando esclusivamente che sarebbe stata applicata l’IVA.
Mi riservo ulteriori commenti per quando saranno giunti i dovuti chiarimenti.
Dott. Mariella, sono mesi che poniamo domande alla amministrazione Ancona, sulle svariate problematiche da lei sollevate, dalla Turnone sollevate e da una moltitudine di cittadini sollevate, ma riusciamo solo a trarne un assordante silenzio o, alla meglio, risposte che nulla hanno a vedere con l’oggetto in questione, contornate però con una buona dose di insulti (basta leggere i rari comunicati stampa di risposta da palazzo ducale). Non si porranno mai nessuna domanda, perchè è il tipico comportamento di chi, in maniera arrogante e presuntuosa, crede di essere più bravo degli altri. La signora Tizio fa un commento che ho sentito fare ad altri nostri concittadini negli ultimi mesi, “credono di avere a che fare con delle pecore”.Probabilmente lo credono, ma stanno facendo i conti con la nostra comunità, fatta di gente che difficilmente si fa portare a spasso con il cappio al collo e che difficilmente scordano. Vorrei solo far notare alla attuale Amministrazione che, a differenza dei nostri genitori, le delibere di giunta sappiamo leggerle, capirle e correttamente interpretarle. Oggi, a differenza di 30 anni fa, il più ignorante vanta perlomeno un diploma di scuola superiore. Quello che fa la differenza in una buona amministrazione, oltre ad un buon grado di istruzione è la capacità organizzativa, la programmazione per tempo delle opere pubbliche, la valutazione preventiva delle conseguenze derivanti dalle opere adottate. Basti pensare ai provvedimenti adottati negli ultimi giorni in materia di opere pubbliche, stanno manutenzionando il verde pubblico e la pubblica illuminazione dopo che per mesi sono stati lasciati in completo abbandono, ora che l’estate è giunta al termine e i turisti stanno andando via. Giorno 3 settembre è indetto un tavolo tecnico per valutare la problematica derivante dai lavori nelle scuola Marconi e Grassi, ovvero la mancanza delle aule a disposizione degli alunni, a 10 giorni dall’inizio scolastico. E solo dopo che il corpo docente e i genitori hanno iniziato a far sentire il loro punto di vista. Se questa è una buona amministrazione….; non si porranno mai domande, anche perchè non saprebbero rispondersi.
Francesco Montanaro