Si è tenuto oggi un sit-in degli operatori Asl, sotto la sede dell’Azienda sanitaria locale di Taranto, insieme ad alcuni pazienti affetti da patologie tumorali, giunti sul posto insieme a loro familiari. Alla base della protesta l’interruzione del servizio di trasporto per i malati oncologici, bloccato per l’esaurimento del budget disponibile (650mila). A tal proposito gli organizzazioni sindacali e diversi esponenti politici, hanno chiesto alla Regione di ripristinare il servizio aumentando le risorse destinate inizialmente.
A confermare l’estinzione dei fondi, una nota stampa dell’Azienda Sanitaria in cui si legge: “in data 31 gennaio 2014, risulta essere stata completamente utilizzata la somma di euro 650.000. La Legge Regionale 28 dicembre 2012, n. 45 all’art.16, “Prosecuzione progetto Ares di servizio di trasporto oncologico”, per far fronte al finanziamento di prosecuzione del progetto Ares – di servizio di trasporto oncologico nella Provincia di Taranto – ha istituito nel bilancio regionale autonomo per l’esercizio finanziario 2013, nell’ambito della UPB 05.06.01, il capitolo 721056, denominato “Livelli essenziali aggiuntivi regionali”, con una dotazione finanziaria di euro 650 mila, in termini di competenza e cassa.
In sede di Task Force regionale si è provveduto a siglare un accordo con il quale l’ASL assumeva l’impegno di avviare le procedure di selezione e di assunzione del personale tecnico e ausiliario socio sanitario, ponendo attenzione ai profili professionali ed alle competenze maturate evidenziando, comunque, che tale attività non è contemplata nei LEA. Terminate le procedure necessarie il progetto è stato riattivato da novembre 2013 con le precedenti medesime caratteristiche.
Allo stato è sopraggiunta la revisione della spesa pubblica (spending review) con la quale ogni istituzione pubblica, amministrazione, deve rigorosamente confrontarsi e avviare ogni processo diretto”.