Quello che stiamo per scrivervi sembrerebbe una barzelletta, nonostante qualcosa di macabro, come quando viene rinvenuto un cadavere e stendono un lenzuolo bianco sopra. Il cadavere è l’amianto che dall’estate scorsa giace in Contrada Grassitello sul Chiancaro a Martina Franca, il lenzuolo non è bianco, ma un telo bordò, poi il nastro che viene messo per circoscrivere l’area di un crimine e qualche pietra posizionata lateralmente affinché i vento non lo faccia volare via. E’ così che è stato risolto il problema all’indomani dell’articolo pubblicato da Martina Sera. In quell’articolo spiegammo all’Assessore all’Ambiente tutti i rischi dell’Amianto disperso in natura ed evidentemente la risposta del telo buttato sopra è macabra.Divertente? Dipende da come si prende, noi useremmo il titolo del film di Massimo Troisi e Roberto Benigni “Non ci resta che piangere”. La campagna martinese non solo è stata abbandonata al degrado come abbiamo scritto nel precedente articolo, ma chi ci risiede viene preso praticamente in giro.