Oggi il caso delle tracce copiate all’esame per aspiranti avvocati va all’esame del ministero della Giustizia.

Gli aspiranti avvocati copioni sono un numero considerato notevole, fra coloro che sostennero la prova alla Corte di Appello di Lecce. La cosa interessa direttamente, dunque, il nostro territorio.

L’avvocato Paolo Berruti, presidente della commissione nazionale che sancisce i criteri per lo svolgimento delle prove e verifica la legittimità dell’operato delle commissioni locali, oggi riferirà al ministero della Giustizia. Scandalo alle viste, insomma: ammesso che non sia già scoppiato. Fra l’altro, il presidente della commissione di esame a Lecce, Francesco Flascassovitti, provvederà a trasmettere alla procura della Repubblica di Lecce gli elaborati dei presunti copioni (e relativi verbali) più di cento sul totale di 1258 aspiranti che hanno sostenuto l’esame. L’ipotesi che si fa strada è quella del plagio. Si sospetta che le tracce siano state copiate, integralmente o parzialmente, da internet o da riviste specializzate.

Sabato è stato pubblicato l’elenco dei 465 promossi all’orale, che si terrà il 24 luglio.

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