Oggi alle 17,30 (ed eventualmente, in seconda convocazione, domani stessa ora) si riunisce il consiglio comunale di Alberobello. Un solo punto all’ordine del giorno nella seduta convocata dal presidente dell’assemblea Giuseppe Pugliese: “Impegno del Comune di Alberobello a costituirsi parte civile nei procedimenti per reati commessi nel territorio comunale da associazioni di stampo mafioso o commessi con l’aggravante del metodo mafioso”. La banca non è citata ma è noto che per questioni di mafia indagano, a proposito della banca di credito cooperativo di Alberobello e Sammichele, quattro procure. E si indaga perché una consigliera del disciolto (dalla banca d’Italia) consiglio di amministrazione dell’istituto, Maria Grazia Susca, è, o è stata, ipoteticamente in affari con prestanome di Matteo Messina Denaro, il capo dei capi della mafia. L’erede di Totò Riina e Bernardo Provenzano al vertice della cupola mafiosa.
Peraltro c’è anche il caso delle intimidazioni, nei confronti di alcuni consiglieri comunali (cosa che, fino a prova contraria, con la banca può anche non entrarci niente) accadute nel recente periodo. Anche questo sarà certamente compreso nel contenuto della proposta di delibera consiliare odierna.
Intanto siamo allo scontro politico riguardo ad Alberobello e alla banca. Di seguito un comunicato diffuso dal senatore Massimo Cassano:
Alberobello, assurdo accusare un’intera comunità per le malefatte di pochi
E’ assurdo utilizzare, stravolgendoli, episodi di presunto malaffare relativi alla locale Banca di Credito Cooperativa di Alberobello, sui quali sta giustamente indagando la magistratura, accostandoli a presunti casi di intimidazioni ai danni di consiglieri di opposizione oppure a episodi di criminalità comune e, purtroppo, diffusa nelle “Puglia migliore”, con parole che invece sembrano avere l’unica volontà di infangare un’amministrazione comunale regolarmente eletta e che si sta distinguendo proprio per attenzione e impegno nella lotta alla illegalità. Eppure è quanto ha fatto il presidente del consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna, che confondendo tra loro le questioni, in una foga dal forte sapore – amaro – elettoral populista, di fatto non si è reso conto di aver offeso l’intera comunità di Alberobello, governata in modo esemplare da un’amministrazione civica di centrodestra.
Un’amministrazione che può difendersi da sola, mostrando i fatti e non la solite inutili e sterili parole, da chi utilizza la posizione di comodo delle
Istituzioni per lanciarsi in improbabili tesi accusatorie sparate a casaccio. Del resto, come fanno notare anche consiglieri regionali del Pdl, Alberobello, pur esprimendo nelle elezioni politiche una netta maggioranza di centro-destra, è stata per vent’anni ininterrottamente amministrata dalla sinistra e per dieci anni, fino all’anno scorso, il sindaco è stato un “compagno” di partito dello stesso Introna. Oppure lo stesso presidente del consiglio pugliese, riterrà, in un prossimo intervento, che le vicende della locale Bcc, sono ascrivibili solo ad un recentissimo periodo?
Il gallo che canta per prima ha fatto l’uovo! Evidentemente Massimo Cassano (commento moderato in questa parte)