Silenzio, gli operai dell'Enel distribuzione stanno lavorandoSilenzio, gli operai dell'Enel distribuzione stanno lavorando

È un’estate incandescente a Martina Franca, e non solo per il sole che picchia senza tregua.

I residenti di Via Ostuni, Via Cisternino, Tre Tornesi e Mater Domini sono stati catapultati in un episodio di “Survivor” urbano senza neanche il conforto di un ventilatore.

Volantino Enel senza indicazione dei lavori da svolgere
Volantino Enel senza indicazione dei lavori da svolgere

E sì, perché Enel Distribuzione, in un gesto che possiamo solo immaginare sia frutto di una sfida interna su “Chi creerà il caos più grande?”, ha deciso di staccare la spina proprio nel cuore dell’ondata di caldo.

Questo scenario apocalittico non vede protagonisti eroi in tuta spaziale, ma residenti sudati e indignati che devono fare i conti con frigoriferi che si arrendono al caldo, condizionatori d’aria che smettono di combattere le alte temperature, e pompe d’acqua che diventano decorazioni da giardino.

E pensare che l’unico cocktail desiderato sarebbe stato fresco e ghiacciato, non un mix di frustrazione e aria bollente.

I piccoli della zona, invece di godersi gelati e giochi d’acqua, apprendono le prime lezioni di resilienza, mentre gli anziani, alcuni dei quali dipendenti da dispositivi medici, si ritrovano a riflettere sulla fragilità della modernità.

E gli ospiti dei B&B? Beh, probabilmente stanno scrivendo recensioni che bruceranno più del sole di mezzogiorno.

In tutto questo, la comunicazione di Enel Distribuzione si rivela un enigma degno di un rompicapo. Nel volantino non si comprende quali lavori devono essere fatti

Avvisi apparsi magicamente poco prima che tutto tacesse, senza spiegazioni sufficienti né rassicurazioni. Chissà, forse le squadre di lavoro sono state anch’esse sorprese dal caldo, o peggio, nessuno ha veramente considerato l’importanza di questi lavori e il loro impatto su una comunità già provata dal calore.

Di fronte a tale disastro, la parola “class action” inizia a serpeggiare tra i cittadini, più infuocata delle temperature esterne.

E mentre la rabbia si diffonde più veloce della luce—quella solare, però—sorge una domanda tra la folla accaldata: l’Amministrazione Comunale è al corrente di questo forno a cielo aperto?

Se sì, perché sembra che il loro interesse per il benessere dei cittadini sia tanto assente quanto l’elettricità?

Nell’attesa di risposte e di un ritorno alla civiltà elettrica, Martina Franca vive un’estate di passione e protesta.

Questo potrebbe non essere il blockbuster estivo che tutti speravano, ma di certo è uno che nessuno dimenticherà facilmente.

Resta da vedere se questo sarà l’episodio finale di una gestione disastrosa o solo un altro cliffhanger nella saga dell’energia elettrica.

Ma r…estate tranquilli, la bolletta vi arriverà regolarmente!!!

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