Sono quarantatré le candeline che oggi lunedì 2 dicembre la Fondazione Nuove Proposte Culturali spegne. Abbiamo incontrato il presidente, l’avvocato Elio Michele Greco, che con grande emozione ci ha tracciato un percorso di quella che è stata  l’evoluzione della sua idea nata per caso negli ambienti baresi. Avvocato come nasce l’idea della Fondazione a Martina? “Tra gli anni sessanta e settanta vivevo a Bari, al tempo vivace città culturale; frequentavo circoli, gallerie d’arte, salotti letterari e teatri. Fu allora che germogliò l’idea di ospitare a Martina Franca  eventi e manifestazioni presenti in quegli anni nel capoluogo pugliese. È stato sull’esempio di quest’ultimo che la cittadina della valle d’Itria si è evoluta in quegli anni, Bari divenne un punto di riferimento culturale e commerciale, viceversa il mondo culturale e imprenditoriale della città guardava alla provincia tarantina con grande interesse, quasi come fosse una seconda patria”. Come Nuove Proposte si fa conoscere al pubblico? Premesso che l’idea della fondazione nasce circa cinquanta anni fa, essa si concretizzò solo nel dicembre del 1970, quando a Martina Franca venne presentato il libro “Eravamo tutti balilla” di Vito Maurogiovanni. Il testo, illustrato da un esordiente artista, Beppe La Bianca, divenne il primo capolavoro che la fondazione diffuse. Protagonisti dell’incontro furono Vittore Fiore ( grande saggista, poeta  e meridionalista ) l’editore Mario Adda – Adda Edizioni – e lo stesso autore. Dove avvenne il primo incontro? Il primo incontro avvenne il due dicembre del 1970 nel palazzo ducale di Martina Franca, a piano terra, nelle sale ove oggi ha sede uno studio notarile. Qui i lettori accolsero il testo del Maurogiovanni. Le sale, che all’epoca ospitavano la galleria d’arte di Peppino Cito, furono arricchite dei quadri giovanili del La Bianca, considerato oggi, dopo la sua partecipazione ufficiale alla Biennale di Venezia, uno dei più grandi artisti pugliesi. Sui tavoli erano presenti libri destinati, per la prima volta in quella occasione, agli studenti di Martina. Vennero donate copie del libro presentato, fu quell’evento a dar avvio a una stagione culturale che oggi si rinnova di anno in anno e che ha impegnato l’associazione sul nostro territorio lavorando a stretto contatto con protagonisti di eccezione. Impossibile dimenticare il pittore Ernesto Treccani, il critico Vittorio Sgarbi e  il presidente Giovanni Spadolini e tante altre personalità che hanno onorato la fondazione e conosciuto Martina”. Qual’era il fine di Nuove Proposte e quali i suoi obiettivi oggi? “L’obiettivo che negli anni si è sviluppato, prendendo sempre più corpo, ha avuto come fine unico la diffusione della cultura del territorio, che si incrocia e si sposa con quella nazionale ed internazionale. Gli eventi si presentavano e si presentano ancora oggi non come mere commemorazioni delle personalità del passato a cui esse sono dedicate, ma hanno fini propositivi, potenzialità racchiuse nei nuovi personaggi della cultura odierna, in un contesto che abbraccia a tutto tondo infinite materie, dalle giuridiche alle sanitarie, dal giornalismo all’arte. Il bello insomma che attorno a noi c’è, la cultura che ci forma e che respiriamo quotidianamente. La Puglia è  stato il focolare di una quantità di iniziative di qualità che hanno permesso al nome della Fondazione di farsi conoscere nel mondo”. Quali i paesi raggiunti e coinvolti dalla fondazione? “L’opera di donazione dei libri di cui Nuove Proposte si è fatta promotrice negli anni ha permesso di raggiungere paesi lontani, di guardare oltre l’orizzonte prossimo delle nostre terre. In questi 43 anni sono stati massicciamente donati libri negli Stati Uniti ( Columbia University, Casa Italia a Chicago, Liceo Italiano di New York Guglielmo Marconi); in Canada, Montréal, all’Istituto Italiano della Cultura; a Tunisi presso la Biblioteca Nazionale ricevuti nel 1986 da Primo Ministro Mzali; a Bruxelles dove libri in dono sono andati all’Associazione  Pugliesi (all’epoca presieduta dal dott. Ubaldo Zito); in Croazia a Dubrovnik, a Pechino e per finire attraverso le ambasciate italiane: in India, nel Bangladesh, e in alcuni stati del sud America. Il nostro premio noto a tanti come Premio Ignazio Ciaia è diventato di risonanza mondiale e la cosa ci fa onore”. Quali oggi le attività di Nuove Proposte? “Quelle di sempre- ci risponde schiettamente Greco poi aggiunge – In questo momento siamo impegnati nella donazione di opere enciclopediche a tutti gli studenti, alle  scuole e alle biblioteche del territorio, opere a noi pervenute dall’Istituto Treccani, mediante la collaborazione dell’amministratore delegato Francesco Tatò. Per questo mio impegno, e la definizione non mi dispiace, vengo additato come Elio seme di libri, perché grazie alla mia semina sono sorte in Italia quasi cento nuove biblioteche e diverse centinaia di volumi dormienti sono tornati a nuova vita, riscoperti, apprezzati e rivalutati. Quali i progetti futuri della fondazione? “Sento di aver fatto tanto in questi anni, non essendo più un giovanotto guardo agli anni passati con estrema soddisfazione e questo mi da la certezza che anche in futuro si lavorerà bene. Questa mia convinzione scaturisce dal fatto che i miei collaboratori oggi hanno interessi culturali che spaziano, essi, formati da vari gruppi, pronti a portar avanti progetti nel settore degli studi giuridici; altri gruppi che sono più interessati agli studi e alle ricerche medico scientifiche; c’è chi si accosta alle strutture carcerarie, chi parla di giornalismo, chi di studi socio economici, chi di arte e storia, insomma una conoscenza vasta e diversificata.

Ho fatto in modo che ciascuno di questi gruppi, quando io o Nuove Proposte non ci saremo più, possano continuare a fare raccolte abbondanti con i semi da me piantati, che si tramandi questa costruttiva esperienza che è il confronto con i personaggi di oggi sull’esempio di quelli del passato. Mi piacerebbe che Nuove Proposte non si identificasse con la mia persona e penso di essere sulla buona strada, di aver lavorato bene in questi anni per questo scopo”.

Il presidente Greco ha la vitalità di un ventenne e realizza ogni manifestazione con grande entusiasmo, costantemente pronto ad ogni sfida con la grinta di sempre.  Recentemente anche la nostra redazione è stata onorata dalla donazione di una collana enciclopedica Treccani, un dono di lemmi che non ha valore e che racchiude in tante rigide copertine non solo l’accurato lavoro di un istituto di rilevanza nazionale quale la Treccani rappresenta, ma l’intrinseco valore che la fondazione Nuove Proposte ne attribuisce, il dono del libro come vettore di cultura di mano in mano, di casa in casa. I nostri migliori auguri dunque al Presidente e a tutti i suoi preziosi collaboratori che quotidianamente permettono la diffusione delle nostre eccellenze sul territorio regionale e nazionale.

 

 

Evelina Romanelli

Di Evelina Romanelli

Evelina Romanelli è nata a Martina Franca, laureata in Lettere presso l'Università di Bari con una tesi sul comparto manifatturiero della cittadina della Valle d'Itria. Il lavoro diventa libro "Il Made in Italy in Valle d'Itria", presentato a Milano, capitale della moda. La passione per la scrittura l'avvicina nel 2013 all'editoria, anno in cui comincia la sua collaborazione con il gruppo PugliaPress, dai siti online (Martinasera, PugliaPress, Invalleditria) ai cartacei (Pugliapress e Voce del Popolo) e non ultima la trasmissione televisiva Piazza Pulita. Sua la cura dei libretti da sala per il Festival della Valle d'Itria e la redazione di una recente storia sul dancing La Rotonda. Concretizza il suo lavoro con il conseguimento del tesserino da giornalista pubblicista nel 2015. Attiva collaboratrice della Fondazione Nuove Proposte Culturali, per cui segue i comunicati stampa per le manifestazioni organizzate, è addetta stampa del Comitato Centro Storico di Martina Franca. Definisce il suo rapporto con la scrittura "Un'intima relazione d'amore in cui le mani hanno il potere di leggere il cuore" .

Un pensiero su “Buon Compleanno Nuove Proposte”

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