Una delle colonne portanti fin qui dell’As Martina Franca 1947, Fabrizio Buonfrate, ha inoltrato alla nostra redazione un lungo comunicato dove esterna il suo pensiero. Dalla sua analisi sembrerebbe che Lippolis si sia corrisposto dal conto dedicato dell’As Martina Franca 1947 un rimborso spese pari ad euro 30.700. Ecco qui di seguito la sua nota.

“Mi ero promesso e ripromesso di non intervenire più perché ho sempre sperato che tutto andasse per il verso giusto però, dal momento che ancor oggi da due mesi a questa parte, il nuovo amministratore dell’As Martina Franca 1947 Massimiliano Lippolis sta calpestando la dignità di Martina, dei martinesi e di tutti quei ragazzi che seguono ed hanno seguito la squadra tra mille sacrifici anche in categorie meno blasonate, sono costretto ad esternare il mio pensiero soprattutto a seguito delle gravi illazioni del sign. Lippolis che insinuava ci fosse un sistema di biglietteria parallela solo perché nella gara Martina-Juve Stabia si è verificato il caso di una persona a cui erroneamente è stato erogato un biglietto di servizio a fronte di un pagamento. Essendo stati offesi anche i miei collaboratori, esemplari dal punto di vista dell’impegno, della serietà e della correttezza ed in qualità fino a quel momento di responsabile della biglietteria, non posso esimermi dal replicare. Lo stadio “Tursi” non è lo stadio di San Siro dove è possibile fare attività di bagarinaggio. A Martina le persone che vanno al campo si possono contare ed è molto facile calcolare l’incasso maturato che, per giunta, è stato sempre uguale, fedele al borderò stampato partita dopo partita. Su questo punto vorrei chiedere ad un giornalaio che scrive per una testata locale perché ha rimarcato più volte che a Martina venivano venduti biglietti sottobanco al costo di dieci euro. Spero che questa persona abbia delle prove concrete. Sentirsi accusati di un qualcosa che non è mai stato fatto soprattutto dopo che nelle 6 stagioni precedenti sono stati sostenuti migliaia di sacrifici per portare questa squadra dalla prima categoria alla Lega Pro rimettendo tanti soldi e mettendo a repentaglio le nostre aziende per il bene di questa squadra, è davvero avvilente. Questo mio sfogo è maturato dal fatto che il sig. Lippolis, facendo fuori tutte le persone della vecchia gestione, ha sempre detto che al suo fianco vuole solo persone di sua fiducia.  

Proseguendo, dal momento in cui ero io a curare i rapporti con le banche, mi accorgevo qualche giorno prima che venissi allontanato dal presidente, mentre stavamo preparando i documenti da far visionare alla Deloitte per gli avvenuti pagamenti di luglio ed agosto, che dall’estratto conto del conto dedicato dell’As Martina Franca 1947, dal giorno 12/10/2015 al giorno 27/10/2015, risultavano eseguiti a favore del sig. Massimiliano Lippolis, come rimborsi spese, bonifici per 30.700 euro. Quindi, se la fiducia di cui parla Lippolis è quella di sottrarre soldi dalle casse della società, mi ritengo fortunato a non godere della sua fiducia, considerando peraltro che questi soldi incassati non sono serviti ad onorare qualche posizione debitoria nei confronti dei commercianti martinesi. Mi sento di puntualizzare un altro aspetto considerando che in alcune delle sue ultime e continue dichiarazioni ha affermato che noi eravamo solamente dei costi e che persone come l’avv. Giuseppe Cervellera non avevano portato alcun beneficio nelle casse societarie. Bene, sento di affermare che l’avv. Cervellera fino ad oggi ha lavorato molto bene per la società facendo sì che solo grazie ad una sua sponsorizzazione è stato possibile onorare il pagamento dei contributi. Per quanto concerne settembre si sono potuti onorare gli impegni solo grazie all’intervento economico dell’avv. Luca Tilia che poi è stato definito, sempre da Lippolis, un personaggio folcroristico. Ad ottobre si è riusciti a salvare il Martina grazie al contributo proveniente dalla Federazione. Con il cuore in mano continuo a gridare forza Martina e speriamo che questa società non sparisca dal panorama del professionismo. Io, Fabrizio Buonfrate, ad oggi posso camminare a testa alta in città ed essere rispettato da tutti avendo sempre rispettato tutti”.

 

Fabrizio Buonfrate

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