Nonostante le condizioni meteo incerte, stasera la manifestazione “Come perdere la testa per il capocollo” ha preso quota. Ieri il debutto era stato difficile, ma soprattutto perché faceva un freddo ai limiti dell’invernale. In piazza XX Settembre, stasera, gli stand dell’agroalimentare e gli spettacoli allestiti a margine dell’esposizione, hanno richiamato un buon numero di visitatori.
(foto: diritti riservati)
ma di quale città parliamo?
se parliamo della stessa città questa sera c erano meno persone degli altri sabati …….
ottima iniziativa soprattutto quando si tratta di far scoprire prodotti gastronomici tipici del posto che spesso è un richiamo per molte persone perchè si sa…:il palato unisce più di ogni altra cosa e risulta piacevole degustare ciò che è buono in compagnia.Mi sarebbe piaciuto anche a me esserci poichè nono sono pugliese ma amo la vs terra,i vs prodotti tipici,la vs mentalità aperta ed ospitale.Per cui da quando ho scoperto il vs giornale vi seguo spesso.Complimenti..fate un ottimo lavoro e con ottimi collaboratori.
ma lo sappiamo che a martina si mangia bene e abbiamo il capocollo buono ,nn c e bisogno che ci viene ricordato ,anche perche si sono tante di quelle macellerie che non è che dobbiamo aspettare ste manifestazioni x comprare il capocollo
sarebbe stato piu utile fare questa manifestazione in qualche grossa fiera in altre regioni o altre nazioni x far conoscere il nostro prodotto eccellente
spendere tutti sti soldi pubblici cioe nostri per la solita frase “io me la canto e io me la suono “non fa girane l’economia e manco i martinesi
Concordo con Max, le fiere del capocollo a Martina non servono a nulla.
e’ stata l’assessora che ha avuto questa idea geniale? Max x favore spiegami cosa intendi …spendere tutti sti soldi pubblici cioe’ nostri…grazie
non penso che i gazebo l’amplificazione luce complessi ecc ecc sono stati montati e la gente si è esibita solo x far vendere il capocollo e il vino e palse che ci sono dei costi che sono stati sostenuti dall’amministrazione,siccome i soldi dell amministrazione sono i nostri quelli si chiamano soldi pubblici