Nell’ultimo anno in Italia i prezzi del mercato immobiliare sono risultati in brusco calo e per il 2014 si prevede un ulteriore discesa del 2%, percentuale da sommare a quella stimata nell’ultimo periodo, che si mantiene attorno al 20% sulla base degli studi effettuati sul territorio. I primi mesi dell’anno avevano dato timidi segnali di ripresa, svaniti nel semestre successivo, le abitazioni possedute dagli italiani oggi valgono in media il 23,3% in meno di cinque anni fa, a risentirne fortemente è il potere d’acquisto del cittadino che pondera cautamente una spesa così importante. Il momento è difficile per coloro che mettono in vendita un immobile, sia per i proprietari che tentano di disfarsi di immobili che vanno a braccetto con troppe tasse, sia per le imprese del settore edile a causa del blocco dei cantieri nella nostra città, inesistenti ormai le zone edificabili. Risulta così questo, il momento giusto per decidere di ristrutturare la casa, così da conseguire al contempo due scopi: aumentarne il confort e incrementarne il valore.
Se pensiamo poi alle possibilità concrete che lo Stato concede a tali opere, pari a detrazioni per un importo del 60%, è facile intuire quali siano i percorsi più agevoli da intraprendere nell’avvio all’acquisto alla prima casa. Se il centro sud Italia mantiene dei valori stabili rispetto al nord nell’ultimo anno, almeno in linea di massima, sarà nel dettaglio delle singole realtà urbane che tali previsioni muteranno. Nel tarantino e precisamente a Martina Franca, l’acquisto della prima casa, seppur mantenendo invariata la domanda come ci confermano gli agenti immobiliari della zona, risulta essere un’operazione sempre più impervia. La difficile congiuntura che sta interessando i cittadini spinge all’acquisto chi materialmente ne ha la possibilità creando le condizioni per un risultato ottimale. Chi investe oggi sul mattone è certo di far un vero affare poiché il calo dei prezzi ha “normalizzato” il valore degli immobili. Cosa intendiamo con il termine normalizzato è presto detto: negli scorsi anni c’era stato un esubero dei prezzi che aveva portato a vendere ed acquistare una casa con importi ben al di sopra del valore reale della stessa. Si seguiva un andamento di mercato che faceva da padrone e ci si orientava su tali stime, il prezzo finale era dunque spesso esagerato, tanti martinesi hanno pagato il proprio appartamento troppo.
Oggi il calo di questo esubero ha attribuito agli immobili il giusto valore ed è un meccanismo non facile da far capire a quanti decidono di metter in vendita un immobile. La difficoltà ci è ampiamente espressa e sottolineata dai più esperti agenti immobiliari della città. Li abbiamo incontrati e ci hanno fornito, in modo dettagliato, una visione della situazione, sulla base di un lavoro che da trent’anni conducono con zelo e trasparenza. Essi ci dicono “Non è facile far capire ad un venditore che l’immobile ha un suo reale valore di mercato, che in genere è nettamente più basso di quello che egli ci propone, in quei casi si può agire, a mio avviso, solo in un modo spiegando al cliente che un simile prezzo rischia di lasciare l’immobile invenduto per lunghi periodi. Il nostro compito è quello di accompagnare il cliente quasi per mano instaurando un rapporto di fiducia che è basilare in questa circostanza. Spesso il cliente resta deluso dalle nostre obiettive valutazioni e si sposta verso altre agenzie dove magari metteranno l’immobile in vendita al prezzo che il cliente chiede pur di prendere l’incarico, innescando un’aspettativa psicologica nel venditore difficilmente realizzabile, il tempo lo dimostrerà”. Il primo impatto vede i venditori ancorati ad attese favolistiche, che non rispecchiano più il mercato attuale, prendere coscienza di ciò permetterebbe di snellire la compravendita in tempi più rapidi e in modo ragionato. Qual è il compratore che si affaccia oggi in agenzia per l’acquisto di una casa? Gli agenti ci hanno risposto quasi tutti nella stessa maniera: “I principali acquirenti si suddividono in due categorie: vi sono persone facoltose che possono permettersi oggi di investire, comprando con la consapevolezza di far un ottimo affare; vi sono poi le tante coppie in cerca della prima casa, questi non hanno molto da scegliere, le case di nuova costruzione, le poche, sono trattate direttamente dai costruttori, da noi in agenzia individuano spesso un’abitazione da ristrutturare scegliendo di rimanere in città, con un costo più alto, o villette in campagna che permettono di far scendere il costo notevolmente, pur sempre da risistemare”. La situazione non è facile, ci si accontenta, soprattutto a causa delle scarse possibilità di poter accendere oggi un mutuo. Le banche non solo diffidano del lavoratore, ma dell’azienda stessa presso cui il richiedente lavora. Esse, tutelando gli azionisti e gli investitori, erogano mutui con maggiore difficoltà paralizzando l’intero settore immobiliare. Da sempre l’acquisto della prima casa è stato avviato con il supporto delle banche, un po’ tutti i cittadini di Martina hanno oggi una casa di proprietà dopo lunghi anni di mutuo. Qualcuno poi si è spostato nei paesi vicini comprando casa a Locorotondo e Crispiano, creandosi una soluzione alternativa ai costi proibitivi della nostra città. L’impossibilità di acquisto, inoltre, ha dirottato tanti alla scelta del fitto, unica soluzione al momento per creare una famiglia. I costi di locazione si sono mantenuti costanti nel tempo e risultano essere l’ultima spiaggia per il cittadino di Martina impossibilitato a coltivare il sogno della casa di proprietà, icona cittadina da generazioni. Nell’acquisto anche il turista si è ridimensionato, le richieste di trulli o caseggiati rustici, non portano poi alla conclusione dell’operazione come avveniva in passato. Emerge un altro aspetto rilevante, sono in crescita gli investimenti immobiliari da parte di cittadini albanesi e romeni che prediligono appartamenti o case in campagna abbandonando il primo sito: il centro storico. Quest’ultimo è poco richiesto, le motivazioni tante: poco agevole, servizi scarsi, problematica dei parcheggi, zone poco curate o totalmente in rovina per un prezzo, alle volte, pari ad un appartamento. Resta invece di tendenza l’acquisto nel quartiere Fabbrica Rossa, qui si vende e compra in tempi record. Abbiamo chiesto agli agenti quale consiglio dare a chi si approccia al mondo immobiliare per l’acquisto? Essi ci hanno detto“Affidarsi a gente competente questo è il principio base. L’acquisto o la vendita dell’immobile è un momento importante e va curato nei minimi dettagli con grande professionalità, sono essenziali: competenze, capacità d’osservazione e nozioni della materia, che chi è a spasso per il centro, con il passaparola, svolgendo un lavoro parallelo all’agente, in nero e senza alcuna erudizione, non potrà mai garantire. Le agenzie forniscono un servizio serio, ci mettono la faccia nel proprio lavoro rispondendo eventualmente a qualsiasi problematica. Diamo la possibilità al cliente di sentirsi al sicuro e in un momento di grande incertezza come questo non è poco. Tra noi agenzie è indiscussa una certa concorrenza, che va osservata con occhi cauti, nessuno può promettere miracoli, dilagano notizie su commissioni zero, e io mi domando e domando al cliente, quando ci riporta una simile notizia, Tu lavoreresti gratis?La risposta è scontata non credete?” Accarezzare oggi l’idea di acquistare una casa è una scelta coraggiosa, ma non impossibile, se opportunamente studiata, il mercato non è certo nel suo momento migliore, ma non per la carenza di domande che, come gli agenti ci garantiscono, restano costanti, ma per le difficoltà di porsi nelle condizioni economiche di svolgere un simile passo, se c’è la volontà scarseggia il supporto concreto degli istituti di credito. Ai cittadini resta la speranza possano cambiare le cose nel più breve tempo possibile, per rompere questo stadio di immobilità che ha paralizzato il comparto. Ci si augura possa ricrearsi un giro economico fiorente nel settore che faccia spogliare Martina di quei fluorescenti cartelli siti in ogni angolo, a tal proposito un agente ci suggerisce “essi non decorosi per la città potrebbero essere sostituiti da bacheche uniche, in cui inserire in base alle zone le rispettive inserzioni nel rispetto e nella tutela delle stradee della città”. Accogliamo il messaggio e rigiriamo l’invito all’attenzione della nostra amministrazione.
Evelina Romanelli