Concludiamo, per il momento, la nostra passeggiata alla “scoperta dell’acqua perduta” con l’ispezione alla fontana posta nella villa di piazza Vittorio Veneto dove fresca acqua potabile si perde minuto dopo minuto. Potevamo esimerci anche qui da un accurato conteggio? Carto che no, orologio alla mano e in un minuto abbiamo raccolto circa 1 litro e 200 ml di acqua, che diventano 72 litri in un’ora , 1728 litri circa in un giorno e 630.720 litri circa in un anno. Se tiriamo le somme di quanta acqua abbiamo verificato disperdersi sommando quest’ultima a quella conteggiata nei due sopralluoghi precedenti siamo a una cifra paurosa: 1.524.240 litri che annualmente lasciamo scivolare via. Il nostro interesse per questo problema mira a sollevare una diffusione della notizia che porti a una tempestiva risoluzione, non è possibile tollerare un simile spreco. L’acqua va preservata come ricchezza naturale per il fabbisogno dell’umanità. E non ci accontentiamo di un “il Comune è al corrente provvederà”, occorrono interventi tempestivi, nel rispetto di un bene che, non dimentichiamo, è destinato a finire.
Di Evelina Romanelli
Evelina Romanelli è nata a Martina Franca, laureata in Lettere presso l'Università di Bari con una tesi sul comparto manifatturiero della cittadina della Valle d'Itria. Il lavoro diventa libro "Il Made in Italy in Valle d'Itria", presentato a Milano, capitale della moda. La passione per la scrittura l'avvicina nel 2013 all'editoria, anno in cui comincia la sua collaborazione con il gruppo PugliaPress, dai siti online (Martinasera, PugliaPress, Invalleditria) ai cartacei (Pugliapress e Voce del Popolo) e non ultima la trasmissione televisiva Piazza Pulita. Sua la cura dei libretti da sala per il Festival della Valle d'Itria e la redazione di una recente storia sul dancing La Rotonda. Concretizza il suo lavoro con il conseguimento del tesserino da giornalista pubblicista nel 2015. Attiva collaboratrice della Fondazione Nuove Proposte Culturali, per cui segue i comunicati stampa per le manifestazioni organizzate, è addetta stampa del Comitato Centro Storico di Martina Franca. Definisce il suo rapporto con la scrittura "Un'intima relazione d'amore in cui le mani hanno il potere di leggere il cuore" .