Il consigliere comunale Martino Carrieri, di Martina Franca, ha diffuso il seguente comunicato:
Alla luce della conferenza tenutasi in data odierna presso il Centro Interdipartimentale del Politecnico di Bari “Magna Grecia”, si rende necessario sgomberare il campo da ogni dubbio: la facoltà di Ingegneria di Taranto non può e non deve chiudere.
La questione non riguarda solo il capoluogo, ma l’intera provincia, vista l’importante affluenza di studenti da tutti i paesi del comprensorio.
Anche un “semplice” ridimensionamento del polo universitario jonico sarebbe l’ennesimo, gravissimo, oltraggio subito da un territorio già brutalmente devastato da evidenti questioni occupazionali e ambientali.
La scure prevista dal decreto ministeriale 47/2013 non può abbattersi proprio in questo momento storico data l’assoluta necessità di ricerca in campo ambientale e industriale.
C’è chi ritiene che i sacrifici debbano essere ripartiti egualmente tra tutte le facoltà. Ma non è questa la giustizia che invochiamo e di cui abbiamo bisogno. A sopportare gli oneri maggiori deve essere chi ha di più. Taranto ha già pagato e continua a farlo a vantaggio di Regione e Stato centrale.
E’ arrivato il momento di investire sul nostro territorio. Basta con i tagli lineari.
Auspico una positiva soluzione già a partire dal prossimo Senato Accademico del 27 febbraio e mi impegnerò personalmente affinché chi di dovere non trascuri le legittime rimostranze degli studenti.
Nell’agone politico che abbiamo vissuto in questi febbrili giorni di campagna elettorale, non si è fatto altro che parlare di giovani, di lavoro, di università, di promozione della ricerca.
Bene, dalle parole si passi ai fatti. Chi si erge a paladino delle future generazioni, chi si promette strenuo difensore del territorio è ora chiamato al primo atto concreto: salvare Taranto, la nostra Provincia, la nostra Università.