Premessa: non è contro l’imprenditore, se ha fatto la pratica in regola. Ha fatto una richiesta, se ha fatto la pratica in regola. Gli hanno risposto, se ha fatto la pratica in regola. E, se ha fatto la pratica in regola, devono avergli detto sì. Ha montato il gazebo appena in questi giorni.
Ma, se ha fatto la pratica in regola e si suppone che l’abbia fatta, chi gli ha detto sì, ha eventualmente, per caso voluto prendersi la briga di verificare cosa ci fosse proprio lì?
C’è una fermata del pullman, con tanto di cartello che la segnala.
Delle tre, una: o la pratica non è in regola, o la fermata non esiste più e allora va cancellata immediatamente la segnaletica orizzontale come quella verticale e dato all’imprenditore il giusto spazio da occupare con tranquillità, o qualcuno a palazzo ducale ha dato un’autorizzazione che non poteva dare. E, nel caso, va richiamato alle sue responsabilità, non ultima quella di avere eventualmente danneggiato l’imprenditore.
Da oltre cinque mesi due negozianti di via Mercadante,nonostante il parere favorevole dei vigili, aspettano l’autorizzazione da parte dell’ufficio tecnico per posizionare delle fioriere davanti ai loro negozi. Così vanno le cose a Martina.
Ritengo utile e necessario ricordare:
In un paesino montano del lombardo c’e’ solo un toro, di proprietà di un contadino, e tutti devono pagare questo contadino per far coprire le loro vacche dal toro. Un giorno, in consiglio comunale, si vota di comprare il toro del contadino e farne un bene pubblico. Tirando il prezzo per giorni, riescono alla fine a comprare il toro dal contadino, ma quando si tratta di montar vacche, il toro non fa nulla… zero.
Disperati, i contadini e il sindaco vanno dal vecchio padrone del toro e gli chiedono come mai non copre le vacche. Questi se ne va a vedere il toro, e lo trova nel suo recinto the bruca tranquillo.
“Uè, toro” gli dice “Perchè non trombi più?”
E il toro gli fa:
“Uè, pirla, adesso sono impiegato comunale!”
Hanno rilasciato permessi in proasimità di rondò, incroci in barba al codice della strada!
Grazie per il suo intervento e per avere fatto questa segnalazione. Ribadiamo: in caso di permessi rilasciati, secondo noi, non può addebitarsi all’imprenditore la responsabilità. L’imprenditore deve lavorare e prova a ottenere quanto è possibile per la sua azienda. Le richieste di permesso ci sonon per questo: se un via libera, per ragioni oggettive, non si può dare, non si dà. Una volta dato ne risponde (e però ne deve rispondere sul serio) chi ha dato l’ok. (agostino quero)
A Martina sono tutti padroni della strada …fuori da molte attività commerciali ci sono sedie per tenere sempre libero il posto, cartellonistiche, merce esposta a coprire lo spazio di più auto, coperture su spazi pubblici e parcheggi privati (in zone aperte) occupati con prepotenza…questa è Martina…E allora per evitare inutili discussioni con il prepotente di turno (che magari non ha nulla da perdere) si fa finta di non vedere e di non “capire”….andiamo avanti così…e se la pratica non è in regola..io mi metto e “può vrm..” si ragiona così…..