Chiarelli (CoR): legge di Stabilità tutta promesse e mance.
Renzi smetta di ingannare gli italiani
Chi ancora si chieda perché la data del referendum costituzionale sia stata fissata il 4 dicembre, valutando le anticipazioni sulla legge di stabilità, che il premier, ormai presente ovunque, sta avendo cura di diffondere urbi et orbi, non può avere più alcun dubbio. Come prevedibile, e rigorosamente nello stile renziano, pronto un elenco di promesse e di mance. Si continua con una politica priva di progettualità, che finora ha prodotto solo aumento del debito pubblico e riduzione del pil, con conseguente aumento della disoccupazione. Per non parlare delle credibilità in sede europea ormai ai minimi storici. Il premier ha da subito trasformato il referendum referendario in un confronto sul governo; ha poi finto di fare marcia indietro, ma con i fatti continua sulla stessa strada. Del merito della riforma si parla molto poco mentre si prova ad ingannare ancora una volta gli italiani con nuove promesse. La riforma costituzionale è una cattiva riforma e per questo va bocciata. Renzi, invece, va mandato a casa ma solo per il fallimento della sua politica.
On. Avv. Gianfranco Chiarelli
Roma, 14 ottobre 2016