Il consigliere regionale Gianfranco Chiarelli (PDL) è stato prosciolto dal GIP, dott.ssa Antonia Martalò, con decreto di archiviazione (ai sensi degli artt. 409 e segg. cpp). Il provvedimento emesso giorno 6 novembre u.s. accoglie le richieste del pubblico ministero. Nessun dubbio dunque circa la totale assenza di responsabilità da parte del politico martinese. Nessun accordo con la mala, nessuna contiguità con la mafia, come pure per circa un anno si è cercato di far credere con una campagna di vero e proprio sciacallaggio. Ancora oggi su You Tube* compare un video Caricato da fgcimartina in data 19/set/2011 che esprime, almeno sul piano politico, una condanna a prescindere dell’esponente politico del PDL. Nella richiesta di archiviazione promossa dalla Direzione Distrettuale Antimafia si legge: «Con riguardo al reato elettorale (ascritto a Chiarelli Gianfranco [..e altri], dati per conosciuti i fatti così come emergenti dalle popolazioni rese in sede di incidente probatorio, va necessariamente specificato che la deposizione resa già di per sé escluderebbe in radice la sussistenza dell’ipotesi oggetto di contestazione. Il dichiarante, infatti, ha precisato di essersi offerto per le attività di volantinaggio e di affissione dei manifesti […] questo escluderebbe il sinallagma “voto-promessa”, ovvero l’accordo tra elettore e candidato che si sostanzi in un do ut des, con la promessa di voto da una parte e di utilità personale dall’altra, non essendo ravvisabile in quell’accordo alcunché che potesse mettere in pericolo la regolarità della correttezza della consultazione elettorale, ovvero la libertà di esercizio del diritto elettorale, secondo quella che è la ratio sanzionatoria della norma incriminatrice in questione.” Fine di un incubo per il consigliere regionale a cui nessuno, comunque, potrà ripagare le sofferenze che, soprattutto sul piano dei rapporti personali, ha dovuto patire in attesa che fosse chiarita la sua posizione.
