Di seguito un comunicato diffuso dal parlamentare Gianfranco Chiarelli:

In un momento in cui la vertenza ambientale tarantina raggiunge il suo massimo livello di attenzione, e le prospettive future, in relazione ad un necessario pronto rilancio economico, associato all’inderogabile esigenza di rendere ecocompatibili tutti gli insediamenti industriali del territorio, appaiono molto nebulose, ritengo che il governo debba accelerare al massimo il suo impegno per il territorio evitando perdite di tempo. Apprendo che il ministro Orlando ha avviato    -non senza causare nuove polemiche, dovute tra l’altro al fatto che  gli incontri con le parti interessate avvengono in modo separato e a Roma, mentre lo stesso ministro è stato nei giorni scorsi in Puglia per svolgere campagna elettorale-  una serie di consultazioni. Consultazioni che, stando a dichiarazioni dei più, hanno avuto finora solo carattere interlocutorio.  Bene avrebbe fatto il ministro a informarsi per le vie brevi, prendendo visione della copiosa documentazione già presente in ministero, e magari organizzare un unico incontro a Taranto con tutti gli attori del territorio, per rendersi conto direttamente della realtà dei fatti e avviare subito azioni concrete. Stupisce tra le altre cose il fatto che al momento il ministro non abbia sentito la necessità di ascoltare i parlamentari del territorio. Taranto, come richiamato peraltro dallo stesso premier Letta nel suo discorso di insediamento, rappresenta una emergenza nazionale, che richiede interventi immediati, non più derogabili. Chiusa, speriamo al più presto, la fase ricognitiva, auspico che il ministro Orlando, insieme ai suoi colleghi del governo, metta mano in tempi celeri ad un provvedimento che serva a dotare il territorio ionico di quei necessari strumenti indispensabili per garantire nuovo sviluppo e tutela della salute. Penso a provvedimenti di fiscalità agevolata, di detassazione per le imprese che investono, di moratoria per interessi e more nei procedimenti esattivi, di accelerazione delle procedure per lo sviluppo del porto, di attenzione per le infrastrutture e  in particolare per l’aeroporto; penso ad azioni concrete per risarcire gli operatori commerciali, quali ad esempio mitilicoltori e allevatori, e i cittadini in qualunque modo danneggiati in questi anni. E, infine, ritengo indispensabile che si formuli una precisa indicazione strategica che stabilisca la assoluta priorità a favore delle aziende locali nell’assegnazione delle attività di bonifica e di realizzazione delle nuove strutture.

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