Anticipazione di un articolo a firma del direttore sul prossimo numero del settimanale Puglia Press
Un tubo viene fuori dall’interno del cimitero, i residenti non si spiegavano da tempo perché ci fosse sempre cattivo d’odore. Finalmente abbiamo svelato l’arcano. Quel tubo emana gli odori derivanti dalla riesumazione dei cadaveri che avviene in una struttura che può essere giudicata dalla foto. La struttura in PVC rimovibile è della Serveco che gestisce questo servizio. Ci dicono che all’interno della stessa vengono aperte dopo dieci anni le casse da morto, riesumati i cadaveri dei quali vengono lavate le ossa. Verrebbe messa all’interno della struttura una plastica cambiata ogni volta. Ora, non entriamo nel merito delle condizioni igieniche nelle quali operano coloro che svolgono il servizio, ma ci sembra paradossale che ai tempi d’oggi non ci siano rimedi diversi che propagandare i cattivi odori nella Valle d’Itria, dove oltre ai residenti ci sono anche turisti che affittano trulli e magari si porteranno nei loro paesi ‘profumi della Valle d’Itria in boccette di vetro’. E’ solo un aspetto che abbiamo rilevato, ma ce ne sono tanti altri che vanno oltre ai business delle cappelle che a quanto pare interessano da tempo un po’ tutti. A cinquanta metri da questa struttura c’è un grande varco nel muro. Praticamente il cimitero può essere violato anche quando è chiuso. Una rete facilmente rimovibile può consentire l’ingresso a chiunque da un terreno adiacente, di proprietà del Comune. All’ingresso del cimitero una chiesa che da anni è chiusa per restauro. Non occorrerebbe molto per restituirla alla gente, ma non c’è business purtroppo a farlo e rimane così. Eppure nel 2014 sogneremmo un rispetto non solo per i defunti che sono seppelliti, ma per i loro familiari. La stessa chiesa potrebbe essere adibita anche a sala di commiato, per coloro che non hanno la possibilità di tenere il defunto in casa per le 24 ore successive alla morte. Aspettando che ad un privato venga l’idea di mettere su una struttura adibita al commiato con tanti servizi e parcheggio. Potrebbe farlo il Comune? Difficile ad immaginarlo. Dopo aver eliminato i cortei funebri, se si eliminano le esequie alla casa del defunto, avremo messo la parola fine al funerale così come era in passato. Quattrocento sono i defunti all’anno, tanti di più rispetto alle nascite. Se non ci fossero badante e lavoratori stranieri la popolazione diminuirebbe a vista d’occhio. La delega al cimitero l’ha tenuta per se il sindaco a significare che potrebbe essere appetibile per molti. Del “doman non c’è certezza”, diceva il Magnifico, ma che tutti finiremo al cimitero assolutamente si.
Antonio Rubino