Un comunicato stampa di Antonio Rubino sulla questione eventi (non solo culturali) nella Capitale della Valle d’Itria che pubblichiamo integralmente:
“Sono stato contattato anche in privato da molti che si sono meravigliati del mio silenzio, oltre che da qualche giornalista, in qualità di organizzatore di eventi (indubbiamente quelli che hanno portato in assoluto più gente e non solo nella mia città natale, ma successivamente in altre città italiane), dopo le dichiarazioni di Donato Carrisi. Premetto che ho molta stima di Carrisi che ritengo uno dei migliori scrittori non solo italiani, così’ come regista affermato. Del Donato ragazzo ho usufruito delle sue prime esperienze di DJ in una delle mie prime emittenti radiofoniche. Carrisi, come me, ama molto la sua città e, pur potendo oggi senza problemi utilizzare i maggiori media nazionali per problematiche culturali di carattere nazionale, ha deciso di fare una conferenza stampa locale per esternare il suo disappunto sulla gestione degli eventi nella sua città. Lo fa dopo tre anni di amministrazione che, nei primi anni, lo hanno visto partecipe di una serie di iniziative, se non erro sponsorizzate anche dal Comune. Donato Carrisi, per amore della sua città si è messo anche alla mercé di alcuni leoni da tastiera che addirittura lo hanno criticato come se avesse avuto mire politiche locali. Forse quelle di voler fare l’Assessore, dimenticando che, se lo volesse, potrebbe mirare a ricoprire, per le sue qualità, addirittura il Ministero della Cultura e non certamente all’incarico ricoperto dall’Assessore Gianfranco Palmisano che svolge come lavoro a tempo determinato (oltre a quello di portaborse di un Consigliere regionale). Gli stessi leoni da tastiera che hanno attaccato Carrisi (fortunatamente pochi), non hanno risparmiato accuse infamanti ad un altro monumento della cultura italiana tale Andrea Bocelli. Ebbene, non voglio esprimere opinioni, ma sottolineare i fatti. Da cinque anni gli eventi di Martina, quelli finanziati con ‘soldi pubblici importanti’, sono organizzati sempre dalle stesse persone, guarda caso i maggiori sostenitori di questa amministrazione. Il sistema è quello delle scatole cinesi. Poi, per confondere le acque, vengono gettati degli ossicini ad altre associazioni, con il privilegio di fare (senza alcun contributo) il proprio evento. Stessa cosa avviene per alcuni operatori culturali che diventano addirittura presentatori. Da cinque anni non organizzo più nulla nella mia città, se non un timido tentativo di fare una manifestazione nel periodo natalizio due anni fa, puntualmente rifiutata. Non ho mai partecipato ad alcun bando, perché sapevo già l’esito ed ho preferito fare i miei eventi a Londra, Ostuni, Brindisi, Matera, Taranto, Francavilla, Carovigno, offrendo consulenze a città come Firenze, San Benedetto e Vasto. Non ho mai chiesto contributi ai Comuni, ma solo servizi. Se avessi preso una parte di quelli dati a Martina ad ‘alcuni’, avrei organizzato un evento mediatico alla pari del Festival di San Remo. La fortuna dei miei eventi, nelle città dove li ho svolti, è stata quella di aver incontrato interlocutori ‘professionisti’ e non ‘dilettanti allo sbaraglio’. Quest’anno ho commesso l’errore di sponsorizzare, presso l’Assessore Gianfranco Palmisano, un evento di una delle maggiori risorse artistiche italiane come l’attore martinese Giovanni De Anna che oramai vive a Roma da anni. Uno spettacolo straordinario esilarante a costo zero, ma secondo l’Assessore non c’erano più date e non avevamo partecipato al bando. Ora scopro che le date ci sarebbero state e non era necessario partecipare al bando. La situazione degli eventi è molto simile a quella dello sport dove ci sono trattamenti di serie A e di serie D, lamentate da tante associazioni. La stessa maggiore compagine calcistica locale è stata vittima di situazioni incresciose che la stavano portando all’estinzione. Un Assessore allo sport che, notoriamente fa parte di una grossa associazione e vicina ad altre della sua stessa parte politica, non è garanzia di neutralità. Preciso che non ritengo ci sia nulla di illegale in tutto questo. Una Amministrazione Comunale è libera di circondarsi di chi gli è vicino politicamente ed allontanare gli altri, anche se hanno vinto un David di Donatello. Sempre che, chi amministra gli eventi sappia cosa sia questo riconoscimento. Voglio anche ricordare che uno dei maggiori Consiglieri della stessa Amministrazione, si espresse a sfavore anche riguardo il Festival Della Valle d’Itria che secondo lui non si sarebbe dovuto svolgere. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio. Ritengo che Martina abbia avuto, negli ultimi otto anni nel prof. Antonio Scialpi, uno dei migliori Assessori alla Cultura. La situazione che ha generato il Covid riguardo le manifestazioni, penso caratterizzerà i prossimi anni e si arriverà alle prossime elezioni. La gente deciderà se continuare in questa direzione o permettere a qualcuno che si è mantenuto esclusivamente con gli stipendi di assessore, finalmente di darsi da fare e cercarsi un lavoro. Dal mio canto spero, se e quando questo stato di cose cambierà, di poter offrire il mio contributo al rilancio di questa città, cosa che potrà fare certamente anche Carrisi e tanti altri che oggi non sono nelle grazie di questa Amministrazione Comunale. Se così non sarà continueremo a svolgere altrove il nostro lavoro. F.to Antonio Rubino”