“Dopo aver gestito senza la necessaria oculatezza una questione complessa e delicata come quella del commercio ambulante e della regolamentazione delle attività di vendita, finendo per subire un provvedimento di sospensiva da parte del Tribunale amministrativo regionale, l’amministrazione Ancona non è riuscita neppure a garantire la convocazione, peraltro già annunciata e ufficializzata, del programmato consiglio monotematico sull’argomento, chiudendo con un nulla di fatto un’assise che avrebbe invece dovuto fornire risposte chiare ed univoche agli operatori del settore, alle associazioni di categoria e all’intera città”. Così il coordinatore cittadino del Pdl e consigliere regionale, Gianfranco Chiarelli, commenta l’esito negativo registrato dal consiglio comunale di martedì 18 settembre, programmato per analizzare le criticità relative al regolamento sul commercio nelle aree pubbliche e invece di fatto annullato a causa di un errore di convocazione. “Una nuova brutta figura dopo quella rimediata dinanzi al Tar – continua Chiarelli – e che genera forti dubbi sulla reale capacità di questa amministrazione di gestire una problematica importante come quella del commercio ambulante. Condivido quindi appieno le preoccupazioni espresse dalle associazioni di categoria, nello specifico dall’Acaf, così come considero appropriato e positivo, l’invito rivolto dal presidente Martino Bruno per l’istituzione di un tavolo permanente di concertazione tra istituzioni, pubblica amministrazione e operatori. Credo infatti che la partecipazione diretta sia lo strumento più idoneo per affrontare e analizzare nella maniera adeguata e, soprattutto, concreta, problematiche importanti per la città. Del resto è lo stesso spirito- conclude Chiarelli-che ha animato e animerà la nostra battaglia a difesa dell’ospedale cittadino, quello di avviare un confronto sulle questioni che riguardano la sanità cittadina direttamente con la gente, con i cittadini.”