Si è svolta nelle scorse ore, presso la Sala Uccelli di Palazzo Ducale, la conferenza di presentazione delle iniziative “Fuori Programma”, inserite nella rassegna “Cinema di qualità” voluta dall’amministrazione martinese, che a partire dal 25 gennaio porteranno spettatori al Cinema Teatro Verdi a prezzi ridotti. Una serie di appuntamenti fissi per diversi venerdì consecutivi che offriranno film di grande matrice cinematografica al costo di 3 euro per gli studenti fino ai 25 e per gli over 65, 4 euro per gli adulti, con riduzioni previste per i possessori di abbonamento alla stagione teatrale, Sirio, Le Quinte, Agiscard e soci ARCI. Illustratori l’Assessore alla Cultura, Tonino Scialpi, ed il responsabile del Cinema Verdi, Giulio Di Lonardo.
Il progetto, nato dalla volontà dell’amministrazione di rivalorizzare il bene comune del cinema in tutte le sue sfaccettature culturali e popolari, è stato possibile, come ha spiegato l’assessore Scialpi, grazie al lavoro di Banca Carige, in possesso del mandato per la tesoreria del Comune, che ha stanziato 12.000 euro per finalità culturali. “L’idea di svolgere una rassegna cinematografica di qualità – ha spiegato il professor Scialpi – era in realtà già attiva dai tempi del Commissario Prefettizio, ma per tutta una serie di ragioni che non ci competono il progetto svanì. Per evitare che i fondi a disposizione dell’Ente decadessero, si è pensato insieme al Cinema Verdi di attuare una politica di riavvicinamento delle persone alla sala, vista la sua grande valenza culturale. Vivo i tre quarti della mia giornata a contatto coi giovani, e sento che da loro in particolare emerge la passione e l’interesse a tutt’oggi verso il mondo del cinema, perciò si è deciso di puntare tutto su di loro offrendo condizioni più vantaggiose di accesso agli spettacoli.” La programmazione scelta all’interno della rassegna ha volutamente indirizzato le proiezioni in giornate che non interferissero coi cinema degli altri Comuni limitrofi, da anni impegnati sulla stessa onda e che devono fungere da modello. “La volontà è quella di rafforzare la proposta culturale a Martina e in Valle d’Itria, – ha proseguito l’assessore – senza interferire con il lavoro che altre realtà hanno già avviato e a cui aspiriamo. La speranza è quella di mantenere una certa continuità anche d’estate, magari tornando a fare cinema in Villa o altrove, un po’ come si faceva una volta coi Cineforum con cui tutti noi siamo cresciuti.”
Il programma partirà venerdì 25 gennaio, con due spettacoli al giorno per le ore 19.00 e le ore 21.30, con Appartamento ad Atene di Ruggero Dipaola. Venerdì 1 è per ora rimasto vuoto, causa una probabile sorpresa che l’organizzazione non ha voluto svelare. Si va dunque avanti a venerdì 8 febbraio con La parte degli angeli di Ken Loach, venerdì 15 con The master di Paul Thomas Anderson, poi un salto fino a venerdì 1 marzo con Un weekend reale di Roger Michell, infine giovedì 7 marzo con Quartet per la regia di Dustin Hoffmann. Le incongruenze e variazioni sul calendario sono dovute a precedenti impegni già assunti dalla gestione del Verdi.
“L’idea di una rassegna cinematografica di qualità nacque nello scorso novembre, – ha spiegato Giulio Di Lonardo, responsabile organizzatore del Cinema Verdi – quando ci si chiese perché non si proiettasse qui a Martina ‘Il paese delle spose infelici’ (dal romanzo di Mario Desiati, ndr). Sorse dunque tutto un dibattito sulle possibilità economiche che una sala possa offrire prodotti meno commerciali al grande pubblico, visto anche che molti cinema, come Locorotondo, Crispiano, Cisternino, hanno ricevuto una mano dalla Regione in tal senso. Con la volontà di ricreare qui un punto d’incontro tra la cultura e la popolazione, in piena collaborazione tra pubblico e privato, si è dunque pensato di offrire al pubblico film di qualità a basso prezzo. Il successo di tali iniziative, se si pensa che sui 360 film all’anno prodotti in Italia appena 100 vengono proiettati e i primi 10 raccolgono da soli il 70% dell’incasso, starebbe anche nel proporre prodotti di cinema locale, con tanti autori di corti poco valutati.” Prima di ogni proiezione, il programma prevede infatti di inserire un cortometraggio realizzato da filmakers, scuole ed associazioni culturali di Martina, alcuni dei quali dimenticati dal tempo e da riconsiderare nell’ottica di un cinema di qualità. Di Lonardo ha anche voluto ricordare, in barba alla crisi sul fatturato delle sale cinematografiche, la digitalizzazione del Verdi che vuole offrire una qualità maggiore in termini di video e audio, e come anche ciò possa concorrere a tutta una serie di eventi correlati alle proiezioni principali. “Abbiamo in mente tutta una serie di contenuti alternativi: – ha evidenziato Di Lonardo – concerti, come quello dei Queen in programma il 5 febbraio, rimasterizzato dal Magic Tour del 1987; opere liriche, in collaborazione con altri enti culturali, da proiettare in diretta dai maggiori teatri internazionali; film in lingua originale per scopi didattici, come pure politiche agevolative per gruppi di persone appassionate di un genere.” L’intento, espresso chiaramente da ambo le parti, è quello di ridare al cinema martinese il suo ruolo di collante tra le genti, affinchè possano a prezzi ridotti godere di quei “bei sentimenti” citati dalla massima di Jean Luc Godard simbolo dell’iniziativa.
Giovanni D’Aprile