Il 20 agosto 2003 il consiglio federale decise il ripescaggio della Fiorentina in serie B. Il Martina aveva perso i play off in finale contro il Pescara ed era, al termine della stagione sportiva 2002-2003, la squadra più titolata al salto di categoria, in una serie B che fra l’altro fu a 24 squadre. Invece alla Fiorentina venne consentito un salto doppio per meriti sportivi di carattere storico (scudetti, certo. Ma anche un fallimento, quello che fece ripartire i viola proprio dalla quarta serie) e il Martina, che in quel campionato 2002-2003 fece meraviglie come accadeva da almeno tre stagioni prima, rimase in serie C. Poteva essere la quarta ripescata in B, il Martina, assieme a Genoa, Catania e Salernitana. Fu, invece, la Fiorentina (anzi, la Florentia Viola).
Decise il consiglio federale. Direttore generale della federcalcio, come lui stesso scrive nel suo curriculum, Francesco Ghirelli. Ospite, ieri, a Martina Franca. Accolto dal sindaco (il cui predecessore Conserva si schierò per il ripescaggio del Martina, all’epoca). Benissimo avere dimenticato, nel corso di questo tempo. Fra l’altro Ghirelli, che ora è direttore generale della legapro, è in primissima fila perché Martina Franca possa avere il nuovo stadio.
Però quella del 20 agosto 2003 fu un’ingiustizia nei confronti del Martina. E la storia del calcio locale, quel 20 agosto 2003, avrebbe potuto prendere una strada nettamente più prestigiosa, mai neppure immaginata prima. Un’ingiustizia, quella promozione della Fiorentina e non del Martina. Con tutto il rispetto.
Detto tutto questo, i tifosi martinesi oggi, nei confronti degli ospiti e in particolare, prevedibilmente, Ghirelli, devono mostrare il massimo dell’ospitalità. Sia chiaro. Oggi è la giornata Forza Martina, si gioca contro L’Aquila che ha una tradizione di correttezza sportiva fra le prime in Italia, e quello odierno deve essere (come deve essere sempre) un incontro di calcio. Incontro. Amarezza ma rispetto. Sempre.
Agostino Quero