La Confcommercio torna sulla discussione della SS.172, ma sembra cambiare rotta rispetto un precedente comunicato nel quale addossava la responsabilità agli amministratori.
Nel comunicato si legge: “La vicenda della chiusura al traffico della Statale 172, nel tratto Martina Franca/Locorotondo, chiama in causa l’Anas, principale colpevole quest’ultimo del protrarsi di una situazione che ha provocato danni ingenti all’economia del territorio ed enormi disagi alle popolazioni. L’Anas avrebbe responsabilmente dovuto dare risposte inerenti il livello di transitabilità della strada; omettendo invece di farsi carico di tale emergenza , l’Anas ha dimostrato ingiustificata leggerezza e ben fa l’Amministrazione comunale di Martina Franca -ed in particolare il sindaco Francesco Ancona- nel richiamare tale soggetto alle proprie responsabilità, minacciandolo di adire alle vie legali. Domani il Tribunale del Riesame potrebbe dare il via libera alla riapertura del tratto stradale, si ha inoltre notizia che l’Amministrazione comunale ha avviato una serie di interventi finalizzati alla manutenzione di alcune vasche e condotte del’impianto di depurazione, azione utile a contenere gli allagamenti e le situazioni che contribuirebbero ad accrescere i disagi alla transitabilità. C’è chi propone inoltre di chiedere all’Anas interventi (muretti di contenimento, rifacimento del manto) che potrebbero anche risolvere l’emergenza (in vista soprattutto della prossima stagione estiva) e dare una parvenza di ‘normalità’ alla vita di quest’area, ma che lasciano comunque aperto il problema del depuratore e della gestione delle acque reflue. La ricerca di soluzioni finalizzate a dare risposte ad horas alla criticità del momento potrebbe infatti indurre a optare per scelte inadeguate per quanto concerne il depuratore di Martina Franca. Qui come in altre aree del territorio provinciale si pone in primo piano la grande problematica dei depuratori provinciali (Manduria/Sava e di Lizzano) e dello smaltimento delle acque, chiamando in causa APQ e Regione. E’ necessario, una volta per tutte, sistemare la struttura di depurazione e decidere relativamente al recapito finale delle acque, che non può essere in mare. La posizione ormai condivisa da quasi tutte le forze di governo della Rregione è il riutilizzo irriguo delle acque raffinate. Esiste un progetto del marzo 2015 condiviso dalla stessa Amministrazione comunale di Martina Franca, sarebbe il caso che la comunità locale fosse chiamata al confronto su questo importante progetto”
Quindi si è sicuri della decisione di riaprire la strada, anche se non sappiamo come si farà a bonificare l’area.