Il consiglio comunale di Martina Franca ha appena votato all’unanimità un ordine del giorno proposto dal gruppo consiliare del Pdl. Ordine del giorno sul tema che toglie il sonno, se ancora si riuscisse a dormire un po’, ai contribuenti: la Tares.
La nuova tassa, che sostituirà la Tarsu in quanto tassa rifiuti, sarà ben più gravosa della precedente. E potrebbe entrare in vigore nel giro di qualche settimana, a maggio o, al massimo, a settembre.
Con l’ordine del giorno si impegna il sindaco a verificare con gli uffici comunali, e a comunicarlo alla cittadinanza, il contenuto dell’aggravio di tassazione a carico dei contribuenti martinesi, nonché a promuovere verso l’Anci (associazione nazionale dei Comuni italiani) e presso i rappresentanti istituzionali ai vari livelli, ogni azione perché l’introduzione della Tares sia rimandata.
Stralciato invece un punto all’ordine del giorno, “pericoloso” per la maggioranza: riguarda l’urbanistica. Il sindaco ha parlato di un vizio nel provvedimento, le opposizioni gli hanno risposto che in realtà il problema è politico, perché non tutti, nella coalizione di centrosinistra, lo avrebbero votato.
La Tares è una patrimoniale mascherata. Togliamo ai ricchi per dare ai poveri. Parola di Zorro
La TARES (“TAriffa Rifiuti E Servizi”) è un’imposta in tema di gestione dei rifiuti introdotta dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214 (c.d. “decreto salva Italia”). Il nuovo tributo è in vigore dal 1º gennaio 2013, consiste in un’imposta basata sulla superficie dell’immobile di riferimento ed ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune. Ciò significa che in un Comune come quello di Martina Franca, dove il costo del servizio connesso allo smaltimento dei rifiuti è pari alla stratosferica cifra di circa 8 milioni di euro l’anno, coperta all’85% dai cittadini, si dovrà prevedere un aumento del 15% della tassa attuale. Una mazzata pazzesca che si aggiungerà a quella già dolorisissima dell’IMU. E l’amministrazione comunale intanto che fa? Invece di preoccuparsi di diminiure i rifiuti con un nuovo appalto che preveda il servizio porta a porta e, quindi, una raccolta differenziata degna di tale nome e non solo quella dei cartoni e dei vetri sbandierata dall’assessore, proroga ulteriormente l’attuale appalto con la TRADECO fino al 30 settembre 2013! La corretta riduzione dei rifiuti e la vera raccolta differenziata sono le uniche strade da percorrere per ottenere un risparmio economico e salvaguardare l’ambiente. Questa è la madre di tutte le sfide. Da affrontare subito.
Per freelance
La Tares non copre anche i costi di altri servizi, come la pubblica illuminazione, o sbaglio? Se così dovesse essere, perchè i cittadini martinesi devono accollarsi il costo della pubblica illuminazione dove sono residenti poche famiglie (e magari qualche politico). Esiste un criterio per l’installazione della pubblica illuminazione rurale o è stato adottato un regolamento?
il regolamento e’ il seguente :quando al governo della citta’c’e’la dx, si accontentano gli amici di dx e viceversa.Ma non riesco a spiegarmi come mai sia la dx che la sx continua a prorogare il servizio dello smaltimento dei rifiuti alla tradeco?chissa’ se un servizio si puo ‘ prorogare x tanto tempo!
Solo per casi urgenti e per non interrompere il servzio si può prorogare per qualche mese. Quindi, per 120 mesi (10 anni x 12 mesi) si ritiene che si possa rientrare nella fattispecie.