Di seguito un comunicato diffuso dal movimento cittadino IdeaLista:
Il gruppo consiliare di IdeaLista, su richiesta e sollecitazione della sezione ‘Giovani’, ha richiesto all’amministrazione comunale un’interpellanza consiliare a cui l’amministrazione dovrà rispondere nel corso della prossima seduta della massima assise cittadina.
“Intanto ci auguriamo che si convochi presto il consiglio comunale, considerato che questa amministrazione pubblica, che si considera rinnovatrice a parole, non ritiene opportuna la convocazione delle sedute della massima assise cittadina ormai da diversi mesi”.
“Ci chiediamo – è riportato nell’interpellanza – se è mai possibile rinvenire della storia delle istituzioni democratiche che le cariche di un nuovo organo siano predeterminate dagli organi politici e che, la carica che rappresenta, che esterna le ragioni, le motivazioni ed il modus operandi dell’organo, ovvero il Presidente, sia componente della Giunta Comunale. È pacifico che il ruolo di un organo qual è quello della Consulta, a fronte dell’esperienza maturata nei Comuni italiani, sia quello di impulso, collaborazione, ma anche di critica verso l’operato dell’Amministrazione. Alla luce di tutto ciò, come si può garantire l’efficacia della stessa Consulta dei Giovani, senza garantirne l’indipendenza tanto nell’operato quanto nella determinazione delle cariche?”
Tra le domande poste IdeaLista si chiede “del perché non siano state invitate a partecipare tutte le Associazioni Giovanili (come la stessa componente giovanile di Idealista), aprendo un dialogo e confrontando le divergenze. Ci chiediamo – continuano – perché non sia stata garantita la partecipazione dei soggetti disabili, perché non sia stato aperto un dialogo “porta a porta” con tutto il tessuto sociale giovanile che, ad ora, è escluso dall’essere coinvolto nella Consulta Giovanile. Ci chiediamo ancora del perché di termini così ridotti per presentare le candidature alle votazioni del 13 aprile non consentendo in tal modo un’adeguata preparazione e presentazione ai candidati”.
Nel documento si chiede inoltre del “perché siano state prevalentemente istituite sezioni nelle scuole superiori e solo una nel centro cittadino, rendendo ardua la presentazione e l’elezione di soggetti esterni alle scuole, ma pur sempre giovani e dediti al perseguimento dell’interesse collettivo”.
Giuste osservazioni, se solo fosse una cosa seria. Così non è un organo di partecipazione democratica.
Meglio boicottare l’iniziativa e controllare più da vicino l’operato dell’amministrazione.