Come avevamo anticipato la settimana scorsa, il consiglio comunale tornerà a riunirsi venerdì 14 giugno alle 16 (o, eventualmente, in seconda convocazione il 17 giugno).
Fra i punti all’ordine del giorno, si è detto, le procedure per eleggere il consigliere comunale straniero, l’adozione dei parametri Tares, debiti fuori bilancio, alienazione patrimonio comunale, interrogazioni, interpellanze, Soget eccetera eccetera.
In apertura del consiglio comunale, le comunicazioni del sindaco in merito alla composizione della giunta. Numero uno all’ordine del giorno. Ci sarà la comunicazione su Gianfranco Palmisano assessore in luogo di Franco Convertini.
Senonché, Palmisano deve dimettersi da consigliere comunale. Dunque bisogna procedere alla surroga, con Magda Balsamo, scorrendo dalla lista Pd.
Senonché ancora, la surroga Palmisano-Balsamo è al settimo punto nel programma consiliare.
Questo è un errore procedurale. Perché non si possono affrontare cinque punti all’ordine del giorno, in realtà neanche mezzo, senza che l’organo sia pienamente costituito. E, fino a quel punto numero 7 dell’ordine del giorno, l’organo (il consiglio comunale) figurerebbe con un consigliere in meno. Ora, trattandosi di interrogazioni e interpellanze, la cosa non riguarda l’adozione di provvedimenti esiziali e l’anticipazione di un punto all’ordine del giorno, la surroga appunto, è sempre fattibile.
Resta l’errore di procedura compiuto in questa convocazione del consiglio comunale. Non il primo della serie, e con precedenti anche gravi. Non sempre ci si salva in corner e l’errore, che oggi è rimediabile, non sempre potrebbe esserlo. Attenzione dunque alle procedure. Che sono fondamentali, nella pubblica amministrazione.
Se c’è errore non è di poco conto anche se rimediabile. Solo alla morte non c’è rimedio.
Tenta e ritenta la sinistra ce la farà a raggiungere il centrodestra.