Numeri della crisi nel nostro territorio: uno su due non lavora, almeno ufficialmente. E i numeri veri rischiano di essere peggiori di quelli delle statistiche. Basta questo per dire che è ancora nera. La batosta-Ilva ha solo aggravato una situazione che era gravissima da anni, con la sostanziale fine del comparto tessile di Martina Franca, per esempio. Nei mesi scorsi, qua e là in provincia e nel territorio, le crisi aziendali si facevano a colpi di centinaia, o migliaia, di lavoratori mandati a casa. E se i lavoratori non comprano, i negozi chiudono (centinaia) e gli artigiani idem (a centinaia anch’essi). Insomma, è nera.
Però.
Però ci sono i numeri degli ultimi giorni che dicono anche altro.
Esempio: le esportazioni. La Puglia nel 2012 ha fatto registrare una crescita del 7,3 per cento che è un dato superiore alla media nazionale. E nell’ambito della Puglia, la provincia che ha fatto meglio è stata quella di Taranto. Ma come, la crisi-Ilva, le tragedie per le mancate forniture qua e là nel mondo? Quelle restano e se ne vedranno pesantissimi effetti, ancora e a lungo. Ma c’è l’Alenia di Grottaglie che ha fatto il miracolo, quello di portare a un significativo segno più, il dato sulle esportazioni. A Grottaglie si costruisce, fra l’altro, un aereo enorme e leggero, rispettoso dell’ambiente: e il mondo guarda con estremo interesse a quell’aereo. E lo compra. Non solo Alenia ma anche agroalimentare, ad esempio. Insomma, la riconversione industriale, o meglio la riconversione produttiva, in senso ambientalista, inizia a produrre i suoi timidi frutti. Strada lunghissima quanto insidiosa da percorrere, ma strada iniziata. Almeno iniziata.
Poi, oggi, il Corriere del Giorno “spara” in prima pagina una considerazione di Federalberghi: in provincia di Taranto, sia essa la costa o l’entroterra, è boom di turisti in questa estate 2013. Ma come, l’Ilva che doveva spaventare chissà chi? Ma la provincia di Taranto, e se vogliamo allargare il territorio ulteriormente, la parte interna con la valle d’Itria, è tutt’altro che l’Ilva. I turisti sanno e apprezzano, italiani o stranieri che siano.
Esportazioni e turismo, due voci importantissime dell’economia, oggi ci fanno esprimere considerazioni positive e ottimistiche. Nera lo è ancora, ma forse non nerissima. Adesso si tratterà solo di risolvere qualche altra decina di problemi, come il rispetto dei lavoratori ridotti al precariato e pagati male (se pagati), come l’atteggiamento talvolta assurdo delle banche (nei prossimi giorni ne racconteremo una pazzesca), come un recupero di fiducia complessivo che è possibile, come una convinta e definitiva conversione al rispetto dell’ambiente che è la vera fonte di ricchezza per il futuro, come uno svecchiamento delle convinzioni in tema produttivo anche qui nell’entroterra della regione, come una migliore rete infrastrutturale e delle comunicazioni, come il superamento di una tendenza all’escamotage per violare le regole comuni, come una classe politica più adeguata ad affrontare i tempi nuovi, e come altro ancora, e la crisi sarà un ricordo. Certo, la valle d’Itria che è meta primaria dei turisti, oggi è anche scossa dai problemi gravi che si vivono ad Alberobello e di rimando, in tutto il territorio: bisogna uscirne al più presto individuando e punendo i responsabili.
Insomma, fra buone e brutte cose, è stata fatta solo una minimissima parte ancora, di quello che c’è da fare. Il lavoro dovrà essere ancora impegnativo e incessante, soprattutto dal punto di vista comportamentale dei singoli e delle collettività, ma le premesse per addentrarci nel futuro sono buone. Esportazioni, turismo, ambiente. Finalmente si inizia a capire, ancora in pochi ma ci sono speranze, che questa è la miniera della Puglia, e di questa parte della Puglia in particolare.
A. Q.
Speriamo che sia davvero la luce in fondo o che perlomeno la caduta libera dell’economia finisca.
Solo una cosa, non ho capito il riferimento ad Alberobello.
Grazie per il suo intervento. Alberobello è in una situazione di pericolo, anche per l’economia oltre che per la legalità, come lo stesso presidente del consiglio regionale ieri ha scritto invocando l’intervento del prefetto di Bari. La valle d’Itria, per esempio, non può permettersi infiltrazioni mafiose a danno di una banca del territorio, questo il senso. Mi spiace averlo spiegato male. (agostino quero)
grazie
Il comune di Martina Franca dovrebbe intervenire tempestivamente come avevano promessosia il sindaco sia i consiglieri in Campagna Elettorare, affinché ci si riunivano con imprese e sindacati per risolvere il problema del tessile, anzi per Rilanciarlo a livello mondiale.Spero tanto in una ripresa del settore perché personalmente padre di 2 figli e avendo 43ANNI non so proprio che lavoro dovrei inventarmi.Grazie per l’attenzione.
Grazie a lei per il suo intervento. Certo, dei ragionamenti sui macrosistemi, chi ha una situazione familiare come quella da lei descritta, se ne fa ben poco ed è più che comprensibile. Speriamo davvero sia un timidissimo inizio di ripresa e che, nel caso, si rifletta anche sui lavoratori perché questo è il timore principale delle stime delle ultime settimane (ne ha parlato per primo il presidente del Consiglio): una ripresa economica senza ripresa occupazionale. Una preoccupazione vera e che è urgente affrontare a ogni livello. (agostino quero)