La Coldiretti: “Distrutto il 40% della produzione della ciliegia Bigarreux. Grave anche l’aspetto occupazionale: in poche ore è stato spazzato via il lavoro di tanti”
La pioggia e la grandine che imperversano nel nostro territorio stanno creando molti disagi alle coltivazioni. Soprattutto le grandinate e gli effetti delle violente raffiche di vento “sono devastanti”. Queste le parole che usa la Coldiretti regionale per descrivere la situazione: “Incommensurabili i danni a carico dei ciliegi in piena produzione, di vigneti, mandorleti e agrumeti in fiore, degli ortaggi in piena aria, come insalate e patate”.
“In provincia di Bari la grandinata ha colpito duramente il comparto cerasicolo – denuncia il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – distruggendo il 40% della produzione di ciliegia Bigarreaux, la ciliegia più precoce. Particolarmente grave l’aspetto occupazionale: sono migliaia i nuclei familiari della provincia di Bari, cui la produzione delle ciliegie offre una consistente fonte di reddito. Il fabbisogno di lavoro per ettaro di ciliegeto specializzato è pari a circa 600 ore, l’85 percento delle quali assorbite nelle operazioni di raccolta. Pertanto, in poche ore è stato spazzato via il lavoro di tanti, negando agli imprenditori agricoli di recuperare l’investimento fatto”.
Si registrano forti raffiche di vento e campi allagati anche in provincia di Taranto e Foggia, dove risultano compromesse le infiorescenze di alberi di agrumi e vigneti e risultano colpiti asparageti e i broccoli.
“I continui sbalzi termici – denuncia il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – non giovano certamente al settore agricolo. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. Ormai è statisticamente provata una anticipazione della maturazione di circa 20 giorni, azzerata in un momento a causa di una improvvisa grandinata o di un calo repentino delle temperature”.
D’altro canto il clima primaverile, ormai una costante dell’inverno pugliese, determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli e la conseguente caduta libera dei prezzi in campagna. Mandorli e peschi in fiore a febbraio. Mimose già pronte a gennaio. Maturazione contemporanea degli ortaggi. Il caldo anomalo rischia ormai ogni anno di far precipitare l’andamento del settore orticolo pugliese, in seria difficoltà per le temperature primaverili.