Di seguito un comunicato diffuso dalla questura di Taranto:
Gli Agenti della Squadra Volante, a seguito di segnalazione giunta al 113, sono intervenuti nei pressi degli sportelli ATM delle agenzie del Monte dei Paschi di Siena ubicate tra v.le M. Grecia e via Lacaita in quanto erano state segnalate due persone straniere aggirarsi in atteggiamento sospetto. Accurati servizi di perlustrazione e di osservazione consentivano agli Agenti di individuare le due persone segnalate: una sul marciapiedi di fronte all’agenzia di v.le M. Grecia e l’altra seduta in macchina parcheggiata sul lato opposto della stessa via. I due subito bloccati esibivano carta d’identità rumena ed erano sottoposti a perquisizione personale estesa anche al veicolo; in questo era rinvenuto un foglio che riportava gli indirizzi di varie agenzie del Monte dei Paschi di Siena in diverse province del Sud Italia.
Dal controllo documentale emergevano dubbi sulla genuinità di una delle carte d’identità esibite, mentre nei confronti dell’altro da un controllo alla banca dati risultava avere precedenti penali per furti presso sportelli bancomat, con tecnica del “cash trapping” ( cd. “forchetta”) e pertanto condotti entrambi negli Uffici della Questura per ulteriori acceratmenti.
Tutti questi elementi maturavano negli operanti la convinzione che i due fermati stessero per operare qualche manomissione sugli anzidetti ATM, pertanto erano visionate disparate comunicazioni di rintraccio inviate da diverse Questure, per fatti analoghi già verificatisi. Nella segnalazione della Questura di Lucca una delle fotografie dei soggetti che avevano agito in quella Città era verosimilmente somigliante al cittadino rumeno che aveva esibito la carta d’identità rumena sospetta di falsità. Dal controllo delle sue impronte digitali non emergevano segnalazioni, quindi contattata la Squadra Mobile di Lucca si apprendeva che il soggetto raffigurato nella foto da loro inviata era stato nel tempo identificato e pendeva a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G. I. P. di quella città per molteplici furti di denaro presso sportelli bancomat Unicredit avvenuti in Lucca nel dicembre dello scorso anno. Dunque non essendo possibile compare le impronte digitali (perché il soggetto fermato non era stato mai fermato e sottoposto a rilievi dattiloscopici) e quindi poter affermare che i due soggetti fossero la medesima persona, tramite l’Ufficiale di Collegamento della Romania in Italia presso il Servizio Interpool si chiedevano le schede anagrafiche e relativi dati delle carte d’identita rilasciate dalle autorità rumene. Il riscontro era positivo, in quanto la persona fermata in questo capoluogo non era altri che quella identificata dalla Polizia di Lucca e mai rintracciata perché utilizzava la carta d’identità rumena di un altro connazionale, alla quale aveva sostituito la fotografia con la propria. Al termine il venticinquenne ATANASOE Daniel, questa la sua vera identità, veniva appunto tratto in arresto in esecuzione dell’o.c.c.c. del G.I.P. di Lucca, mentre il connazionale con cui si accompagnava era deferito all’ A. G. per favoreggiamento.
(foto: fonte tarantosera.com)