Franco Ancona ritiene che la firma di un impegno fra i sindaci dell’Aro 2 (ambito rifiuti ottimale) con il Conai, consorzio obbligatorio nazionale imballaggi, sia un atto fra i più importanti di questo periodo iniziale dell’amministrazione comunale.
“Siamo aperti alle innovazioni tecnologiche, siamo consapevoli delle grandi potenzialitù che ci sono per i Comuni dell’Aro per incrementare la raccolta differenziata”. Come dire: il futuro è nostro. Dunque non la preoccupa la diminuzione, proprio questo mese, dellapercentuale di raccolta differenziata dei rifiuti rispetto ai mesi scorsi?
“No. Il nuovo sistema ci porterà in breve tempo a ottenere i risultati. In questo periodo buona parte della percentuale di differenziata è dipesa dalla quantità di carta e cartone che siamo riusciti, come città, a mettere insieme”.
L’Aro sioccupa solo della differenziata: infatti oggi Ancona partecipa alla riunione dell’Ato, l’ambito territoriale ottimale (si fa per dire, ottimale) di Taranto2, che comprende Martina Franca e anche gli altri Comuni compresi nell’Aro in aggiunta ad altre municipalità ancora. E l’Ato deve vedersela, ancora, per il conferimento dei rifiuti indifferenziati, quello che resta il problema vero di tutte le comunità: il costo del conferimento è elevatissimo e la differenziata può contribuire ad abbassarlo, semplicemente consentendo di conferire in discarica meno rifiuti indifferenziati.
E se non si risolve il porblema del conferimento, costosissimo, continua ad essere dura. Ma vediamo cosa succede con l’Aro, il Conai, l’incremento della differenziata auspicato: ciò al quale, peraltro, il contributo più valido, anzi insostituibile, può arrivare solo dai cittadini.