“La crisi economica, politiche regionali inefficaci, disattenzione da parte dei comuni: tutti fattori che stanno portando alla chiusura dei cinema nelle nostre città! Le associazioni di categoria rappresentative delle imprese di esercizio cinematografico iniziano da oggi una serie di manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica partendo da una raccolta di firme in tutti i cinema della regione”. Inizia così la lettera aperta del dott. Giulio Dilonardo (gestore dell’Immobiliare Cinema Teatro Verdi) in favore della petizione di sensibilizzazione sulla situazione di crisi in cui versano le sale cinematografiche italiane, partita anche a Martina Franca. Nella nostra città sarà infatti possibile partecipare all’iniziativa recandosi al Cinema Teatro Verdi, in piazza XX Settembre.
“Il cinema ha rappresentato nell’ultimo secolo la forma d’arte più accessibile, il sogno di mondi e culture diverse la cui fruizione è stata resa possibile grazie alla capillare presenza delle sale cinematografiche nella nostra regione, assolvendo queste al ruolo, oltre che di contenitore culturale, di luogo di aggregazione e arricchimento sociale e civico di tante generazioni di cittadini, e ciò in un gran numero di comuni pugliesi dal più grande al più piccolo contribuendo alla qualità della vita nel nostro territorio”, si legge nella nota diffusa dal dott. Dilonardo a nome di Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Federazione Italiana Cinema d’Essai, Associazione Cattolica Esercenti Cinema e Associazione Generala Italiana dello Spettacolo.
“Oggi, per molteplici motivazioni, dai cambiamenti nella filiera dell‘audiovisivo al particolare momento di crisi economica che affligge tutte le famiglie italiane, la permanenza in attività delle sale cinematografiche, indistintamente tutte dai cinema di città a quelli di provincia, è seriamente compromessa e con essa la possibilità in un prossimo futuro per i cittadini pugliesi di fruire di questo servizio di fatto pubblico. Un servizio per il quale lavorano in silenzio, piccole aziende private di esercizio cinematografico, animate dall’impegno di donne e uomini uniti nella promozione e diffusione della cultura cinematografica. Se il mercato nazionale del cinema ha subito flessioni nell’ultimo anno in tutta la Nazione, la situazione in Puglia è ancora più drammatica con decrementi di presenze che in alcuni territori sono arrivati a dimezzare gli spettatori rispetto al precedente anno, mettendo a rischio chiusura i cinema (oltre a quelli che hanno già chiuso nell’ ultimo decennio)”.
Ed è per questo che le imprese e i lavoratori delle sale cinematografiche della Puglia, attraverso le associazioni ANEC,FICE, ACEC aderenti all’AGIS di Puglia e Basilicata intendono sensibilizzare tutto il pubblico, promuovendo come prima iniziativa, la raccolta di firme per un appello da inviare a tutte le forze politiche coinvolte – a ogni livello – nella gestione delle cosa pubblica, dal futuro governo nazionale a quello regionale, a quelli provinciali e comunali affinchè pongano in essere tutte le azioni necessarie al mantenimento in vita delle sale cinematografiche e al loro riconoscimento come servizio di bene collettivo.
Le associazioni rivolgono quindi un particolare ed accorato appello al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, “affinchè possa promuovere quegli interventi, legislativi, attuativi e di sostegno in favore delle sale cinematografiche con il coinvolgimento diretto delle piccole imprese di esercizio, senza intermediari, così come attuato per la digitalizzazione delle sale”. Il Verdi, ricordiamolo, è stato fra le prime sale in Puglia a dotarsi delle nuove tecnologie, che permetteranno una fruizione molto più ampia delle sale, con la proiezione di opere teatrali in diretta, concerti musicali, e molto altro ancora. Il futuro è stato tracciato, tocca ora alle istituzioni fare la loro parte.
Carlo Carbotti