Oltre il 32% in meno. Ma la situazione non è affatto rosea: “Molte aziende della Puglia – spiega il Segretario generale della UIL Pugliese – hanno terminato l’utilizzo delle diverse forme di cassa integrazione e ricorrono al licenziamento e alla mobilità”

Diminuiscono, nella nostra regione, le ore richieste all’INPS di cassa integrazione relative al mese di febbraio 2014. “In Puglia – spiega la UIL regionale – diminuiscono rispetto al precedente mese, le ore richieste all’Inps di cassa integrazione da parte delle aziende (-32,1%), in controtendenza rispetto al versante nazionale, che invece subisce un leggero rialzo (+2,3%) su gennaio 2014. Infatti, in Puglia, le ore complessive di cassa erogate dall’Inps nel mese di febbraio 2014 sono state poco più di 1,8 milioni, a fronte di 2,6 milioni del mese precedente. Apparentemente positivo è anche il confronto tendenziale: infatti, in Puglia, le tre forme di cassa integrazione segnano una deflazione sullo scorso anno di 58,2 punti percentuali”. Ma ciò non vuol dire che la situazione sia davvero migliorata, per quanto riguarda il lavoro e le imprese.

“In tal senso è emblematica la crescita rispetto allo scorso anno sia delle domande di disoccupazione che delle mobilità ordinarie, come suffragato anche dagli indici di incremento su scala nazionale (+9,6% di domande in più)”. E’ il commento laconico del Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, il quale spiega quanto siano rappresentativi questi dati, in quanto “mettono in evidenza che il ricorso a tali strumenti siano sinonimo della cessazione dell’attività lavorativa”.

“Infatti, molte aziende della Puglia – continua Pugliese – hanno terminato l’utilizzo delle diverse forme di cassa integrazione e dunque ricorrono al licenziamento dei lavoratori e laddove possibile alla mobilità”.

Più dettagliatamente, le aziende della Puglia autorizzate dall’Inps all’intervento della cassa integrazione ordinaria (Cigo) subiscono un decremento del 19,7% su gennaio 2014 (980 mila ore rispetto a 1,2 milioni di gennaio scorso). Sul 2008 (anno di inizio della crisi), invece, la Cigo risulta cresciuta in Puglia del 12,2%.

Relativamente all’andamento della cassa integrazione straordinaria (Cigs), si registra un rallentamento, apparentemente positivo, del 46,5% le ore autorizzate dall’Inps rispetto a gennaio 2014 che passano da circa 1,2 milioni di ore a 657 mila di febbraio 2014. Mentre, rispetto al 2008, la crescita è notevole (+365,9%).

Passando agli interventi in deroga (Cigd), si segna una diminuzione di 20,3 punti percentuali su gennaio scorso (passate da 226 mila ore autorizzate a gennaio 2014 a 180 mila ore di febbraio 2014), ma che si giustifica per via delle costanti incertezze e regole sempre più stringenti di accesso allo strumento.

“E’ sotto gli occhi di tutti – conclude il Segretario generale della UIL regionale – l’intrecciata situazione della cassa in deroga, nonché della mobilità in deroga, che si sostanzia nella reiterata incapacità del governo nazionale di risolvere l’annoso problema. La conferma è giunta qualche giorno addietro da parte del neo Ministro del Lavoro, che ha evidenziato la mancanza di un miliardo per la Cigd, lanciando un allarme che non può passare sotto silenzio. Una situazione simile mortifica tutte le famiglie degli attuali 20 mila lavoratori della Puglia percettori di ammortizzatori in deroga, senza dimenticare gli arretrati 2013 e 2012 (in favore di circa 44 mila lavoratori). Inoltre, non bisogna dimenticare la finalità della cassa in deroga che ha consentito di salvaguardare gli stessi posti di lavoro”.

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