Le statistiche diffuse ieri dai centri per l’impiego della provincia di Taranto si differenziano solo per i centesimali, da quelle dei mesi scorsi. Ormai, dal 47 per cento abbondante di disoccupati/inoccupati, il centro per l’impiego di Martina Franca-Crispiano non si schioda. Stavolta, nei dati riferiti ad agosto, siamo al 47,19 per cento, come abbiamo riferito ieri. Un dato che è secondo, in senso negativo, solo a quello del centro per l’impiego di Taranto città e che peggiore, proprio assieme al capoluogo, la media provinciale che è data dalle statistiche diffuse da tutti i sette centri per l’impiego.
Come si è detto, i 9011 disoccupati e i 3658 inoccupati rappresentano, per Martina Franca-Crispiano, il 47,19 per cento dei 26845 censiti quali forza lavoro nel nostro territorio. Lavorano, quali ufficialmente occupati, in 14176.
A Taranto città, sono 48127 i disoccupati (27865) più gli inoccupati (20262). Rappresentano il 52,83 per cento dei 91089 costituenti il numero dei censiti dal centro per l’impiego del capoluogo. Significa che lavorano, in maniera ufficiale, 42962 persone. Una minoranza.
In ambito provinciale si supera quota centomila senza lavoro: siamo a 113581, di cui 74430 disoccupati e 39151 inoccupati, costituenti il 44,77 per cento del totale di 253664 iscritti ai centri per l’impiego (formalmente si chiama popolazione attiva censita presso i centri provinciali per l’impiego). Lavorano in 140083. La media provinciale sarebbe anche migliore, o più precisamente meno peggiore, se non ci fossero Taranto e Martina Franca. Ma almeno nella nostra città, nonostante ogni mese siamo qui a dare cifre spaventose, ufficiali, sulla disoccupazione, un serio dibattito sul tema non ha mai preso piede. Né, ed è più grave, si riesce a trovare la dritta per risalire da quella crisi che, con il tonfo del sistema tessile-abbigliamento, ha messo a sedere il nostro territorio. Anzi lo ha steso.