Un lungo Consiglio comunale in una calda giornata d’estate come mai si è vista negli ultimi cento anni. Un solo ventilatore che ha provato a smuovere l’aria. I Consiglieri sembravano piangere, ma in realtà era il sudore come se uscissero dalla una doccia. Sono stati presi per il caldo e la fame, avendo dovuto saltare il pranzo. Alla fine la votazione con mani alzate timidamente per quanto riguarda l’amministrazione o voti dati per favorevoli all’approvazione del bilancio di previsione 2015, infatti è sembrato che il Consigliere comunale Tommaso Caroli, il cui voto era tra i più attesi, non abbia alzato la mano, anche se quando il presidente del Consiglio comunale Antonio Bufano ha annunciato l’esito del voto lo ha incluso tra i favorevoli e lui non lo ha contestato. A votare contro, insieme all’opposizione nelle cui fila erano assenti Bello, Pulito e Conserva, c’è stato Antonio Martucci che a questo punto sembra oramai in netto contrasto con lo stessi Caroli e l’assessore Lasorsa. Il voto che ha sorpreso tutti quanti è stato quello di Antonio Carriero del PD che si è astenuto. Alla sua uscita dall’aula consiliare, avvenuta subito dopo (nonostante il Consiglio comunale stesse discutendo altri punti dell’ordine del giorno), non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione e gli stessi colleghi di partito non hanno saputo darne una. L’impressione è che, a questo punto, si sia aperta una fase di verifica all’interno dell’Amministrazione comunale che potrebbe portare ad un rimpasto in Giunta. Alcuni consiglieri o gruppi di essi hanno oramai posato lo sguardo sull’assessorato ricoperto da Giuseppe Cervellera che non ha alcun rappresentante in Consiglio comunale. Sembrerebbe oramai saldo, con il voto di approvazione al bilancio di Tommaso Caroli, quello di Pasquale Lasorsa. Parafrasando il film di Fellini, sembra scongiurato il pericolo del “tutti a casa”. Questa amministrazione si avvia ai due ultimi anni che mancano dalla fine del proprio mandato sulla linea guida annunciata dallo stesso sindaco Ancona prima della votazione.
Antonio Rubino