Chi non è più un ragazzo, certamente non potrà dimenticarsi di quella bottega negli anni sessanta in Via Buonarroti a San Giovanni, dove si salivano un paio di gradini e si entrava in una stanzetta che faceva sgranare gli occhi ai bambini di allora che potevano comprare la busta sorpresa che non ricordo se costasse cento lire o meno. Oppure quelli che allora erano i giocattoli che amavano, tra questi le buste di cowboy ed indiani. Non c’erano allora i videogiochi, forse ci si divertiva di più e c’era la volontà di sapersi accontentare. Lei veniva chiamata Carmela di San Giuvann, all’anagrafe il suo cognome era Lacatena. Era una delle prime edicole nate a Martina Franca ed in quella bottega ci rimase fino agli inizi degli anni settanta, quando si trasferì nelle nuova zona chiamata Fabbrica Rossa e precisamente in Via Oronzo De Mita. Fu la prima edicola di Martina Franca in quella zona ed era tra quelle che vendeva di più. Il primato se lo contendeva con Biancofiore e Semeraro (‘pscialitt). Carmela non aveva l’abitudine di sorridere tanto, ma era palpabile la sua passione per i giornali, la stessa che avevamo editori in fasce quando iniziavamo a sedici anni a pubblicare i primi giornali. Erano i tempi della Chiave, di Biancazzurro, ma l’editoria locale allora aveva diverse testate come il Corriere del Giorno, Città e Campagna, Tribuna Sport. Nell’edicola di Carmela ci siamo passati tutti. “Carmela, quante copie abbiamo venduto fino ad ora?” Giorno, dopo giorno sempre la stessa domanda e lei sorniona che ci rispondeva: “Come, te l’ho detto appena ieri”. Sapevamo che una mano ce la dava, magari mettendo i nostri giornali bene in evidenza sui quotidiani nazionali. Conosceva tutte le testate. Con lei, negli anni, l’aiuto della figlia e del genero Raguso. Erano anche i tempi in cui a Martina Franca c’era anche una agenzia di giornali che distribuiva in mezza Puglia, praticamente quella che si contendeva il mercato con Lobuono di Bari. L’agenzia si chiamava Arnese, il titolare era Gianpiero si trovava in Viale dei Lecci nei locoli dove oggi si trova un negozio di occhiali ed in tutte le rimesse adiacenti. In quella agenzia ci siamo passati in tanti, io tra questi durante le vacanze estive, ma con me anche Tonino Fumarola (il postino), Antonio Carucci, Mimino Scialpi e tanti altri. Quella agenzia chiuse qualche anno dopo. Carmela rappresenta la storia dei giornali a Martina Franca e per ognuno di noi che la passione per la carta stampata, per gli odori da essa scaturiti, per quella edicola l’abbiamo sempre condivisa. Riposa in pace Carmela.